Roma, cameriere violenta una collega per vincere una scommessa da 50 euro: condannato a 5 anni e mezzo

L’uomo ha abusato della collega nello sgabuzzino di un ristorante nel centro della Capitale

Ha violentato una collega per vincere una scommessa. È quanto accaduto a Roma in 23 luglio 2016, quando un ex cameriere della “La locanda di Pietro” a Roma ha abusato della sua collega in uno sgabuzzino adibito a spogliatoio per i dipendenti. L’ex cameriere, rivolgendosi a un pizzaiolo del locale, disse: «Scommetti 50 euro che riesco a portarmela a letto?». E così, l’ex cameriere ha preso di mira la collega, sua coetanea. Mentre entrambi si preparavano per entrare in turno, approfittando di essere rimasto solo con la sua “preda” nello sgabuzzino del ristorante, l’ex cameriere ha iniziato dapprima a palpeggiare la vittima contro la sua volontà. A un tratto è però entrato un terzo collega: l’aggressore ha fatto finta di nulla, mentre la ragazza aveva un’aria sconvolta. Una volta uscito dallo sgabuzzino il terzo collega, l’ex cameriere è rimasto solo con la donna ha ripreso a molestarla e palpeggiarla, fino a violentarla sessualmente. Dopo l’accaduto la giovane ha denunciato l’ex collega, e ha contattato la fidanzata del cameriere per dirle quanto era accaduto. L’ex cameriere ha tentato di difendersi dicendo che il rapporto era stato consensuale e che la collega era interessata a lui, gelosa della sua fidanzata. Una versione che però non ha convinto i giudici, che hanno condannato l’ex cameriere a 5 anni e mezzo di carcere per violenza sessuale.


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