Il piano cinese per la guerra in Ucraina piace solo a Mosca: «Alla Russia le regioni occupate». Kiev: «Un regalo a Putin»

Oggi a Mosca l’incontro tra l’inviato di Pechino Li Hui e il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov

Dopo la visita di ieri a Bruxelles, oggi l’inviato cinese per la guerra in Ucraina Li Hui ha incontrato a Mosca il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov e ha lanciato un appello ai Paesi europei: «Gli alleati degli Stati Uniti in Europa devono chiedere un cessate il fuoco immediato, lasciando alla Russia quei territori che attualmente occupa», ha detto Li, citato dalla Tass. In altre parole, la Cina chiede che i Paesi occidentali riconoscano al Cremlino il controllo delle quattro regioni del Donbass occupate lo scorso anno: Lugansk, Donestsk, Cherson e Zaporizhzhia. Li Hui avrebbe poi suggerito ai Paesi europei di considerare la Cina come unica vera alternativa economica agli Stati Uniti, invitando – secondo quanto riferiscono alcuni funzionari citati dal Wall Street Journal – ad accelerare la risoluzione del conflitto per evitarne la diffusione. Una posizione apprezzata dal Cremlino, con Lavrov che ha espresso «gratitudine alla parte cinese per la sua posizione equilibrata riguardo alla crisi in Ucraina». Nel corso del faccia a faccia, fa sapere il suo ministero attraverso un comunicato, Lavrov avrebbe anche lamentato i «seri ostacoli creati dalla parte ucraina e dai suoi gestori occidentali per una ripresa dei negoziati di pace».


La replica di Kiev

Immediata la reazione di Kiev, che ha ribadito uno dei suoi punti fermi sui negoziati di pace: il governo ucraino non si siederà a nessun tavolo fino a che le truppe russe non avranno lasciato il Paese. «Qualsiasi “scenario di compromesso” che preveda la non liberazione di tutti i territori dell’Ucraina, di cui periodicamente parlano “fonti anonime” nelle élite europee e americane, equivale ad ammettere la sconfitta della democrazia, la vittoria della Russia, la conservazione del regime di Putin e di conseguenza il forte aumento dei conflitti nella politica globale. Tutto questo è il caro sogno della Russia», scrive su Twitter Mykhailo Podolyak, consigliere di Volodymyr Zelensky. «La domanda è retorica – aggiunge -: perché i singoli attori pubblici continuano a interpretare lo “scenario mediatico russo” e a prolungare il conflitto?».


Credits foto: EPA/RUSSIAN FOREIGN MINISTRY | L’incontro tra Li Hui, inviato cinese per l’Ucraina, e il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov (Mosca, 26 maggio 2023)

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