Il messaggio bugiardo e il falso test del Dna, così l’altra donna ha incastrato il fidanzato di Giulia Tramontano: «Gli ho visto i guanti in lattice»

Il racconto della collega con cui Impagnatiello aveva una relazione parallela. Ai pm ha rivelato le numerose bugie che il barman le ha raccontato per screditare Giulia Tramontano

La chiamano l’altra, erroneamente l’americana (e invece no sarebbe italo inglese) ma è grazie al suo racconto, fatto davanti agli inquirenti, che si delinea sempre più il profilo di Alessandro Impagnatiello, il 30enne adesso in carcere per aver ucciso Giulia Tramontano, sua compagna, incinta al settimo mese. La donna, amante a sua insaputa, che ha frequentato per un certo periodo il collega Alessandro è stata sentita come teste. Grazie ai messaggi che ha ricevuto nella serata di sabato, e non solo, i pm stanno componendo le ultime ore di Impagnatiello. La ragazza inglese ha voluto incontrare Giulia, capire se quello che le ha raccontato Alessandro era vero. Le due si sono viste sabato pomeriggio – come riporta il Corriere – all’Armani Bamboo, luogo di lavoro del compagno di Giulia e di lei. Si sono confrontate, hanno parlato delle «vessazioni psicologiche» di lui e paradossalmente hanno capito di non esser nemiche, anzi, si sono date sostegno l’una con l’altra: contro Impagnatiello. È stata la ragazza, riporta il Corriere, a scoprire la doppia vita di Alessandro. A rivelare tutto a Giulia e a iniziare a temere per lei.


Alessandro Impagnatiello e il castello di bugie su Giulia Tramontano

La giovane, che arriva nel noto locale di Milano nel giugno 2022, come cameriera, attira subito le simpatie di Alessandro, responsabile del bar. Lui inizia subito a corteggiarla, i due, un mese dopo, iniziano a frequentarsi. Passano anche qualche notte insieme. A gennaio lei rimane incinta di lui, ma d’accordo con Impagnatiello decide di interrompere la gravidanza. Due vite parallele. Da una parte Alessandro con la collega, dall’altra sempre Alessandro che però diventerà padre con Giulia. Entrambe le donne non sanno nulla dell’altra fino ad aprile. Ovvero fino a quando la collega capisce, vedendo dal telefonino di lui, che esistono delle foto. «Lo ritraevano in vacanza con Giulia a Ibiza, invece a me aveva detto che ci sarebbe andato da solo», dirà ai carabinieri. In quelle foto Giulia è incinta. La collega chiede spiegazioni. Lui dice che il bambino non è suo. Arriva a mostrarle un falso test del Dna. Spiega che Giulia è instabile, che ha più volte minacciato di suicidarsi, che è una storia passata. Le bugie sembrano reggere fino a una breve vacanza tra i due dove la ragazza, prestando il tablet a lui, trova nella cronologia delle ricerche “come falsificare un test del dna”. La relazione tra i due si chiude, siamo a fine maggio. La ragazza vuole vederci chiaro. Contatta Giulia, le propone un incontro. Un confronto a cui entrambe le donne chiedono a Impagnatiello di partecipare (secondo quanto riporta il Corriere lui si rifiuterà). Loro si vedono, lui no. Siamo alla sera di sabato 27. La ragazza italobritannica si aspetta un messaggio da Giulia al suo rientro a casa ma la sera le arriva un messaggio «ti ho mentito, lasciami in pace». Le comunicazioni tra le due donne – spiega il Corriere – si fermano alle 21.50 di sabato. Lei inizia a chiedere ad Alessandro che fine ha fatto Giulia, lui tergiversa. E si presenta a casa, ma l’ex amante non lo fa entrare. Nei giorni seguenti spiega che lei non risponde alle chiamate, è scomparsa. «In quelle circostanze – aggiunge agli inquirenti – ho notato fuoriuscire dallo zaino di lavoro di Alessandro che aveva in spalla dei guanti in lattice di colore azzurro».


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