Simboli nazisti sulle divise di alcuni soldati ucraini? Le foto svelate dal New York Times che imbarazzano Kiev

Tre foto condivise e poi cancellate da account ufficiali. La ragione? Il simbolo del «sole nero» che campeggia sulle divise dei soldati. Remando contro Zelensky

Tre fotografie mettono in imbarazzo le forze armate ucraine, e I loro alleati. Sono tre scatti, pubblicati e poi rapidamente cancellati da account Twitter ufficiali di Kiev o della NATO, che mostrano alcuni soldati ucraini indossare sulla divisa una toppa con un simbolo reso celebre dall’iconografia nazista. Un’associazione d’immagine e politica quanto mai imbarazzante per le autorità ucraine, e che rischia di complicare i suoi sforzi di sfatare il «mito» costruito da Vladimir Putin della necessaria «denazificazione» del Paese, motivazione surreale addotta per giustificare l’invasione del Paese a febbraio 2022. A pubblicare le immagini e ricostruire il cortocircuito comunicativo è il New York Times. A prima vista le fotografie paiono innocue. Ma uno sguardo approfondito spiega perché invece gli account Twitter ucraini e occidentali le abbiano rapidamente cancellate negli scorsi mesi. Una mostra un soldato in piedi in mezzo a un gruppo, un’altra un soldato in un momento di riposo in una trincea, una terza un lavoratore dei servizi d’emergenza in posa davanti a un camion. Tutti e tre i protagonisti portano sulla divisa una toppa con su disegnato il cosiddetto «sole nero», un segno grafico con teschio e ossa incrociate che per molti simboleggia l’orgoglio nazionale ucraino, ma che corrisponde a quello che veniva portato dalle guardie dei campi di concentramento nazisti.


Storia controversa

L’Ucraina, ricorda il New York Times, ha lavorato per lunghi anni tramite leggi ad hoc e ristrutturazioni delle forze armate per contenere il peso di una frangia minoritaria i cui membri si riconoscono in valori di estrema destra, e non esitano a portare simboli ancorati nella tradizione nazionalsocialista. Ciononostante, alcuni di essi si sono messi in luce come arcigni combattenti delle forze russe da quando Mosca nel 2014 ha annesso la Crimea, e sono entrati così nelle schiere dell’esercito di Kiev. Alcuni di essi, per le loro azioni di guerra, sono persino considerati eroi nazionali, sebbene l’estrema destra resti ai margini politicamente, invisa alle autorità di Kiev guidate dal presidente Volodymr Zelensky, di religione ebraica.


Foto di copertina: Una delle tre immagini incriminate, pubblicata su Twitter dalla NATO il 14 febbraio e poi rapidamente cancellata

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