L’ultima gaffe di Joe Biden: accoglie Modi alla Casa Bianca con tutti gli onori, ma confonde l’inno Usa con quello dell’India – Il video

Lo scivolone del presidente all’inizio dell’attesa visita di Stato del premier indiano a Washington

Il presidente americano Joe Biden ha accolto con tutti gli onori alla Casa Bianca il primo ministro indiano Narendra Modi. Una visita su cui Washington investe molto, a giudicare dal protocollo riservato a Modi: visita di Stato – il rango protocollare più elevato per la diplomazia Usa, con tanto di truppe scelte ad accoglierlo, dialoghi sostanziosi nell’Oval Office e cena di Stato con apposito chef vegetariano. Nel giudizio dell’amministrazione Biden, evidentemente, allineare visioni e interessi con l’India di Modi appare cruciale, anche a costo di sfidare le critiche di stampa e sinistra Dem per l’assist a un regime sempre più autoritario. C’entra certo la cruciale posizione geopolitica del Paese – al confine con la Cina rivale numero 1 in ottica pluridecennale, in posizione ancora incerta e defilata sul conflitto tra Russia e Ucraina; ma anche il suo ineludibile peso demografico. Diventata ufficialmente la nazione più popolosa al mondo, con lo storico sorpasso sulla Cina certificato dall’Onu, non c’è dossier su cui l’India non vada consultata in ottica di governance globale, come fa notare la Cnn: dalla lotta al cambiamento climatico alla ricerca scientifica e ai progressi tecnologici. Peccato che proprio al momento di accogliere Modi alla Casa Bianca, Biden sia cascato nell’ennesima delle sue proverbiali gaffe, complice un attimo di fatale distrazione. Partiti gli inni nazionali, il presidente Usa ha portato solennemente la mano destra sopra al cuore. Diciassette lunghi secondi prima di accorgersi che quello che l’orchestra stava suonando era, in realtà, l’inno del Paese ospite: l’India. Con antico savoir faire, Biden ha allora lentamente lasciato scivolare la mano nella più neutra posizione di partenza, lungo i fianchi. Ma la scena è stata impietosamente catturata dalle telecamere. Materia per nuovi implacabili attacchi dell’«arcinemico» Donald Trump in vista delle presidenziali 2024?


Leggi anche: