Usa, oltre 3 mila dipendenti di Starbucks in sciopero per le restrizioni imposte nel mese del Pride

L’azienda avrebbe impedito ai dipendenti di esporre bandiere e decorazioni per celebrare l’orgoglio della comunità Lgbtqia+

Negli Stati Uniti più di tremila lavoratori di oltre 150 negozi Starbucks sciopereranno nel corso della prossima settimana in seguito alla decisione dell’azienda di bandire le decorazioni nel mese del Pride all’interno dei suoi caffè. Il sindacato Starbucks Workers United – scrive Reuters – ha reso noto che i dirigenti di decine di sedi americane di Starbucks hanno impedito ai dipendenti di esporre bandiere e decorazioni durante il mese giugno in cui si celebra l’orgoglio della comunità Lgbtqia+. Dal canto suo, la società ha invece definito le accuse come «false», dichiarando che, fino alla scorsa settimana, non c’era stato «nessun cambiamento nelle politiche interne in materia». La catena avrebbe infatti «incoraggiato i gestori dei negozi a celebrare il mese del Pride a condizione che vengano seguite le linee guida sulla sicurezza dei locali». Tuttavia, il sindacato ha replicato sui social media che, sulla base di documenti e testimonianze dei gestori dei negozi, «le risposte dell’azienda non sono state coerenti». L’associazione sindacale ha poi aggiunto che gli scioperi in questione mirano anche a spingere l’azienda a stipulare contratti di lavoro equi per migliorare i salari dei lavoratori.


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