Le liti con l’azienda, la striscia, la concorrenza: perché Bianca Berlinguer ha detto addio alla Rai

La conduttrice di Cartabianca «non ne poteva più», Giandotti la sostituirà. A Mediaset con Porro

Bianca Berlinguer «non ne poteva più». In Rai «le hanno fatto terra bruciata intorno, doveva battagliare su tutto». In queste parole attribuite da il Fatto Quotidiano a una “fonte interna” di viale Mazzini si spiega perché la conduttrice di Cartabianca e storico volto del Tg3 ha deciso di lasciare la Rai. Una decisione diventata ufficiale ieri dopo i rumors della scorsa settimana. E dopo un incontro con l’a.d. Roberto Sergio, che in mattinata aveva lanciato l’allarme. Berlinguer sarà presente stasera a Cologno Monzese alla presentazione dei palinsesti Mediaset. Per lei Pier Silvio Berlusconi annuncerà un programma in prima serata, molto probabilmente il martedì. E una striscia quotidiana nel pre-serale. In Rai Berlinguer guadagnava il massimo del tetto: 240 mila euro. Lo stipendio su Rete 4 sarà di 500 mila euro.


La maretta con viale Mazzini

Berlinguer avrebbe deciso il passo perché «non vede nell’azienda segni di rinnovamento», secondo La Stampa. Mentre riscontra in Mediaset questa volontà. La conduttrice avrebbe ricevuto rassicurazioni sulla propria indipendenza. Condurrà il preserale Stasera Italia in alternanza con Nicola Porro e al posto di Barbara Palombelli. Per sostituirla la Rai pensa a Monica Giandotti, che dovrebbe prendere il suo posto in un nuovo talk show in prima serata. Secondo il Fatto da tempo con l’azienda c’era maretta. Berlinguer non si sentiva protetta. Anche in occasione dell’interrogazione annunciata da Maria Elena Boschi di Italia Viva sui compensi degli ospiti di Cartabianca. Prima c’erano state le polemiche su Mauro Corona e la volgarità. Poi fu l’ex ad Carlo Fuortes a stracciare il contratto di Alessandro Orsini. Che ha continuato a partecipare gratuitamente al programma. E negli ultimi tempi l’ha difesa dalle critiche del Corriere della Sera.


Berlinguer, Damilano e la Rai

Il Foglio racconta invece le ultime fasi della trattativa con la Rai. E sostiene che per 48 ore i vertici della Rai non sono riusciti a contattarla. Né l’amministratore delegato né il direttore generale hanno parlato con lei. Ma secondo il quotidiano Berlinguer ha provato a chiedere la striscia di Marco Damilano su Rai3. E anche di non mandare in onda Belve, il programma di Francesca Fagnani: «La sua colpa? Farle concorrenza». Avrebbe anche chiesto un maggiore budget per gli ospiti. Sempre secondo Il Foglio Cartabianca costava fino a 45 mila euro a puntata. E veniva regolarmente battuto dal concorrente DiMartedì di Giovanni Floris su La7 (i distacchi sono però molto piccoli). Secondo Il Fatto invece è stato il Pd di Elly Schlein a mollarla. O meglio: a non difenderla dagli attacchi.

Il palinsesto di Mediaset

A Mediaset Berlinguer sarà assunta regolarmente. Avrà un accordo di durata pluriennale. Condurrà una prima serata di approfondimento. Ma, scrive l’Ansa, potrebbe anche arrivare all’access prime time. In ballo potrebbe esserci anche Stasera Italia dove – nelle indiscrezioni delle scorse settimane – si era parlato di un possibile raddoppio per Nicola Porro, saldamente confermato alla guida di Quarta repubblica il lunedì sera. Da definire anche la collocazione in prime time, presumibilmente non il martedì sera: nei giorni scorsi la conduttrice avrebbe espresso al vertice Rai le sue perplessità sulla concorrenza interna con Boomerissima, condotto da Alessia Marcuzzi, e poi con Belve di Fagnani, entrambi attesi il martedì su Rai2.

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