Ripristino della natura, via libera del Parlamento Ue. Battuto l’asse Ppe – destre

I paesi dell’Unione si dovranno impegnare a ripristinare allo stato “naturale” il 20% delle aree terrestri e marine

La proposta di legge sul “ripristino della natura” – che impegna a ripristinare il 20% delle aree terrestri e marine ogni paese dell’Unione per tutelare la biodiversità entro il 2030 – ottiene l’ok di Strasburgo, sebbene con alcuni emendamenti rispetto al testo della Commissione. Come previsto il sì è arrivato con un margine abbastanza ristretto: 336 voti favorevoli, 300 voti contrari e 13 astenuti. Il primo segnale che la votazione si sarebbe conclusa favorevolmente per uno dei maggiori impegni della Commissione europea in tema ambientale era stata la votazione negativa sul respingimento (al Parlamento europeo si vota prima sul respingimento e quindi sul testo presentato) e qui il voto è stato davvero di un soffio: 324 contrari, 312 favorevoli e 12 astenuti. A sostenere che la normativa dovesse essere rispedita alla Commissione europea, che difficilmente avrebbe avanzato nuove proposte sul tema prima delle prossime elezioni, in particolare Ppe, Identità e democrazia, Conservatori europei, con i liberali spaccati. Secondo alcuni, l’asse tra Ppe e destre poteva rappresentare una prova generale di nuove alleanze politiche in vista degli attesi risultati delle Europee 2024.


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