L’Italia potrebbe ospitare gli Europei del 2032 (insieme alla Turchia): quante chances ci sono e come funzionerebbe

La decisione ufficiale sull’assegnazione verrà presa il prossimo 10 ottobre dal Comitato Esecutivo dell’Uefa

Gli Europei di calcio del 2032 potrebbero disputarsi in Italia e Turchia. La Figc e la federazione calcio turca hanno inviato una lettera congiunta alla Uefa in cui si candidano a organizzare insieme la manifestazione calcistica. La decisione è maturata a seguito dell’incontro avvenuto a Roma nei giorni scorsi tra il presidente della Figc Gabriele Gravina e il suo omologo turco Mehmet Büyükekşi. Italia e Turchia risultato ad oggi gli unici due Paesi candidati a ospitare il torneo. Di conseguenza, salvo sorprese, c’è la concreta possibilità che gli Europei si svolgeranno in entrambi i Paesi. La decisione definitiva arriverà però nel corso della riunione del Comitato Esecutivo della Uefa prevista per il prossimo 10 ottobre a Nyon, in Svizzera, quando verranno assegnati gli Europei sia del 2028 sia del 2032.


La divisione dei «compiti» tra Italia e Turchia

Ma come funzionerebbe la divisione del lavoro, e delle gare, tra i due Paesi partner? Innanzitutto va precisato che i comitati organizzatori resteranno distinti. E se in Turchia, con ogni probabilità a Istanbul, si disputerà la gara di apertura del torneo, la finale si dovrebbe svolgerà in Italia, presumibilmente a Roma. Quanto alla fase a gironi, questi verranno divisi equamente tra i due Paesi. L’Italia ha messo a disposizione 10 impianti, e cinque di questi potrebbero essere scelti per disputare i match: le città candidate sono quelle di Milano, Torino, Verona, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Bari e Cagliari. Esistono peraltro ormai già diversi precedenti di tornei organizzati da due Paesi. Per quanto riguarda gli Europei, è accaduto nel 2000 con il Belgio e i Paesi Bassi (l’Italia arrivò in finale), nel 2008 con quelli di Austria e Svizzera, e poi ancora nel 2012, quando il torneo si è svolto in Ucraina e Polonia. Per Euro2020, svoltosi poi nel 2021 a causa della pandemia, la manifestazione è invece stata itinerante. E non c’è bisogno di ricordare come andò a finire…


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