Assalto a Capitol Hill, Trump lascia Washington al termine dell’udienza preliminare: «Contro di me una persecuzione, è un giorno triste per l’America»

Il Dipartimento di giustizia lo ha incriminato per aver usato «metodi illegali» al fine di ribaltare i risultati elettorali nel 2020

Terza volta in tribunale per Donald Trump, arrivato a Washington nel pomeriggio – alle 15.20 negli Stati Uniti – per ascoltare le accuse a suo carico in seguito all’assalto a Capitol Hill. I capi di accusa mossi dal Dipartimento di giustizia sono quattro: cospirazione per frodare gli Stati Uniti, associazione a delinquere per ostacolare un procedimento ufficiale, ostacolo e tentativo di ostacolare un procedimento ufficiale, cospirazione contro i diritti. L’ex presidente, dunque, avrebbe usato «metodi illegali» al fine di ribaltare i risultati elettorali nel 2020. Nelle scorse ore, l’area intorno al tribunale è stata transennata dalle forze dell’ordine e l’accesso alle strade principali è stato interdetto.


Durante l’udienza preliminare, Trump si è dichiarato non colpevole. La prossima udienza per i fatti del 6 gennaio 2021 è stata fissata per il prossimo 28 agosto. Nel frattempo, il magistrato che ha presieduto l’udienza preliminare ha imposto al tycoon di non avere interazioni con chi potrebbe essere coinvolto nel procedimento come testimone. Prima di lasciare Washington a bordo del suo aereo privato, Trump ha dichiarato: «È un giorno triste per l’America. Questa è una persecuzione».


La vigilia dell’udienza

Con un’email inviata ai suoi sostenitori per raccogliere fondi, Trump aveva avvertito che poteva rischiare fino a 561 anni di carcere. «Non è colpa mia se il mio avversario politico dei Democratici, il corrotto Joe Biden, ha detto al suo procuratore generale di accusare il principale candidato repubblicano ed ex presidente degli Stati Uniti di tutti i crimini possibili, così da costringerlo a spendere tutti i soldi per la difesa», ha scritto sul suo social Truth. Ha sottolineato ancora una volta che, a suo avviso, le accuse di stampo giudiziario non sono altro che «una strumentalizzazione della giustizia senza precedenti. Me ne basta un’altra per assicurarmi la vittoria al 2024».

Il sondaggio della Cnn

Secondo l’ultimo sondaggio della Cnn, l’elettorato repubblicano è ancora dalla parte di Trump: il 69% ritiene che la vittoria di Biden fosse illegittima, un dato in aumento rispetto al 63% dell’inizio dell’anno. Di questi, il 39% ritiene che ci siano prove concrete che le elezioni siano state truccate, mentre il 30% ha soltanto il sospetto. Intanto, Biden continua a mantenere un profilo basso dopo essersi ritirato nella sua casa al mare a Rehoboth Beach con la First Lady Jill, tenendosi alla larga da Washington e dalle inchieste giudiziarie di Trump.

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