Luca Ruffino e il mistero dell’acquisto di azioni Visibilia prima della morte

Il manager ha scritto la stessa parola nei sei biglietti d’addio ai familiari. Le operazioni sulle azioni delle sue società prima della morte

«Dimenticatemi». Luca Giuseppe Reale Ruffino ha scritto la stessa parola in tutti e sei i biglietti d’addio riservati ad amici e familiari. Le ultime parole l’imprenditore che aveva rilevato le quote di Daniela Santanchè in Visibilia sono state le scuse ai familiari e agli amici. Ovvero la compagna, i due figli, i dipendenti e le decine di migliaia di condomini che abitavano nelle palazzine che amministrava. Ma il motivo per cui Ruffino ha deciso di togliersi la vita rimane un mistero. Esclusi i problemi di salute, una motivazione che circolava soprattutto in alcuni ambienti politici, c’è però qualcosa che lega la sua morte alle attività imprenditoriali. Ruffino aveva disposto l’acquisto di altre 40 mila azioni di Visibilia prima di morire. Una scelta curiosa, visto che dell’azienda di Santanchè era già primo azionista.


Le compravendite

A scrivere dell’acquisizione di altre azioni di Visibilia da parte di Ruffino è oggi Il Fatto Quotidiano. Le acquisizioni risalgono al 3 al 4 agosto tramite la Sif Italia spa, la società che lui stesso ha fondato nel 1986. Dalle comunicazioni al pubblico emerge che ai primi di agosto Ruffino aveva autorizzato l’acquisto di 40 mila azioni di Visibilia. La compravendita lo avrebbe portato al di sopra del 50%. Non è chiaro, dice il quotidiano, se le operazioni sono state effettuate personalmente o indicate al personale. Le pubbliche ministere Daniela Bertolucci e Maria Giuseppa Gravina domani sentiranno la compagna del manager. E intanto attendono i risultati dell’autopsia. Intanto ieri Visibilia Editore è crollata in Borsa. Ora la società, spiega La Stampa, capitalizza appena 3 milioni di euro. E il suo destino è un rebus. Ruffino ha partecipato agli aumenti di capitali (nell’ultimo ha versato 332 mila euro) e aveva il 45,81% del capitale in tasca. Abbastanza per controllare la società.


Gli acquisti e le vendite

Non si capisce quindi il motivo di arrotondare ulteriormente la propria quota. A meno che non avesse qualche informazione sul rilancio della società che gli faceva pensare a una ulteriore crescita delle azioni. Ma quale? E soprattutto perché, visto che intanto Santanchè si era defilata? Visibilia, aggiunge La Stampa, aveva anche varato anche un piano industriale integrato. Che prevedeva tre nuove linee di business. Favorite dalle sinergie con Sif. Si parlava del lancio «di una nuova testata mensile di diritto condominiale», Ma anche di «una partnership con Sif finalizzata allo sviluppo della pubblicità “out of home”», fuori di casa, tra cartellonistica e altro, e infine «nell’acquisto di piccoli studi di gestione immobiliare nel Centro e nel Sud Italia». Ruffino era primo azionista di Sif con il 43,55%. A luglio aveva fatto entrare nel consiglio di amministrazione due nuove figure, tra cui il figlio Mirko.

Il destino di Visibilia

Attualmente Visibilia è guidata dal consigliere Alberto Campagnoli. Nell’ultima riunione l’azienda aveva deciso di pubblicare i conti il 31 agosto. In molti avevano parlato di “soccorso nero” all’epoca della sua entrata nel capitale dell’azienda. Ruffino aveva smentito:  «Ma quale soccorso nero. Daniela Santanchè ci deve 1,5 milioni e per questo ha messo a garanzia anche la sua casa. Non ho nulla da spartire con lei per il resto e stiamo sistemando le cose che abbiamo trovato qui».

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