Artem Tkachuk, l’attore di Mare Fuori sotto accusa per le frasi sulla depressione: «È da deboli»

L’attore ucraino di 23 anni, che nella celebre serie Tv interpretava il ruolo di Pino “o’ pazzo”, è stato molto criticato per alcune stories sulla salute mentale postate su Instagram

La depressione? Non è che «uno stato emotivo dei deboli»: questa almeno è la diagnosi di Artem Tkachuk, alias Pino “o’ pazzo” di Mare Fuori, pubblicata tra le stories Instagram visibili ai suoi 760mila followers. L’attore della fortunata serie televisiva ha scatenato, con queste parole, un’accesa polemica sui social: gli utenti lo accusano infatti di aver banalizzato un tema delicato come quello della salute mentale. Proteste che il giovane ha inizialmente liquidato con superiorità, affermando: «Non c’è tempo per essere depressi, ipocriti». E ancora: «Il tuo sogno è più grande dei mostri che stai affrontando, quindi alza la testa e guarda in alto invece di seguire il pensiero mediocre della gente comune, di Google, di Instagram e di TikTok, a guardare informazioni inutili e ignoranti, seduti sul divano a piangere perché le cose non vanno come vorreste. I social sono diventati il vostro posto preferito: riuscite tutti a essere poeti, tutti artisti, tutti personaggi famosi e intelligenti su ogni tipo di argomento. Continuate a raccontare una vita che non è la vostra, ostentare qualità e cose che non avete e qualcuno ci crede».


«Ci sono passato anche io»

«Ma sapete chi vince alla fine? Alla fine vince chi tutte le mattine nella sua umiltà si alza per affrontare la vita – ha proseguito Artem -. Perché tutto parte dal principio, cioè i vostri pensieri. E a decidere cosa dovete pensare non sono io, dove indirizzate la vostra attenzione e il vostro tempo, che poi chiamate depressione». Parole taglienti e forse indelicate per chi si trova a dover fare i conti con la malattia, tanto che ad esse ha fatto seguito un chiarimento finale da parte del giovane attore: «Cari amici, la depressione è stata la mia migliore amica per tutti questi anni e l’ho imparata a gestire e prendendo controllo sulla mia mente da solo. Quelli che si definiscono i più forti, in realtà, sono quelli più deboli. A noi cresciuti con la rabbia, ci riconosci subito. Abbiamo occhi diversi».


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