Il fondatore del Fatto Quotidiano Antonio Padellaro sullo spot Esselunga: «Bello, sono con Giorgia Meloni»

«La pesca» continua a far discutere: oltre alla premier e Matteo Salvini, anche Padellaro difende il messaggio veicolato dalla pubblicità sulla famiglia separata

«Ce ne vorrebbero di spot così, sottoscrivo Giorgia Meloni». Ad appoggiare a sorpresa il premier nel giudizio sullo spot Esselunga sulla pesca e la bambina di genitori separati è il fondatore del Fatto Quotidiano, Antonio Padellaro, ospite in apertura della trasmissione Tagadà su La7 insieme alla sondaggista Alessandra Ghislieri (e anche a lei lo spot è piaciuto). Secondo Padellaro, «è innegabile lo straordinario successo dello spot. Sottoscrivo le parole di Giorgia Meloni: è un bello spot, toccante. Colpisce. E non capisco sinceramente il motivo delle proteste, a parte quelle dell’imbecille collettivo che è sempre presente purtroppo sui social. Può anche essere che ci siano degli argomenti più seri di critica, ma io sinceramente non ne capisco la natura. Quindi per me quello spot promosso con alti voti. Ce ne vorrebbero di spot così che interpretano la realtà così come è».


Più articolato il pensiero di Ghislieri: «Intanto devo dire che la catena di supermercati è geniale perché si parla solo di loro in questi giorni. Usano la pesca perché è il frutto preferito dai padri. Il senso dello spot è quello di responsabilizzare i genitori sulla responsabilità della loro condizione di separati. Penso che non li colpevolizzi, ma li responsabilizzi. Alla fine dello spot il padre che dice che chiamerà la mamma per ringraziarla dice di fatto alla bambina che c’è sempre un accordo fra i genitori e che la bambina resta al centro delle loro attenzioni». Alla fine del giro di opinioni però Alessio Orsingher, che assiste Tiziana Panella nella conduzione di Tagadà, legge una agenzia con il giudizio entusiasta sullo spot di Matteo Salvini e con un sorriso Padellaro fa capire di non essere felice della compagnia: «Ecco», scherza Padellaro, «adesso di fronte a Salvini comincio ad avere dei dubbi…».


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