In Italia giornata di manifestazioni pro Palestina. Da Milano a Bari, migliaia in piazza: «Siamo qui per Gaza, non per Hamas» – I video

Durante il corteo di Milano sono stati scanditi slogan come «Israele fascista, Stato terrorista» e urlati insulti verso Netanyahu

A Milano 4 mila persone, dieci volte meno a Firenze. Foto di cortei gremiti arrivano da Torino. Da Bari, poi, gli organizzatori accusano Israele di essere uno «Stato terrorista». Sono alcune delle città che oggi, sabato 14 ottobre, hanno visto manifestare nelle strade e nelle piazze migliaia di persone a sostegno della popolazione palestinese, una settimana esatta dopo gli attacchi a sorpresa di Hamas e l’inizio dei bombardamenti israeliani sulla Striscia di Gaza. Nel capoluogo lombardo, la marcia è partita dalla Stazione Centrale ed è terminata con un presidio al parco Trotter, dove si è tenuto un minuto di silenzio per le vittime della guerra. Al megafono, gli organizzatori hanno gridato: «A Gaza stanno uccidendo bambini, stanno bruciando donne con le bombe al fosforo bianco, che sono condannate a livello internazionale. La loro colpa è di essere palestinesi. Si appoggiano alle fake news, ci hanno detto che 40 bambini erano stati sgozzati e non era vero, fanno leva su notizie false per portare avanti un genocidio annunciato. Ieri hanno chiesto al popolo di Gaza di andare via, 2 milioni e mezzo di persone. E poi li hanno bombardati con le loro valigie. Il ministro della Difesa israeliano dice che devono essere uccisi tutti. Noi non siamo antisemiti, noi amiamo il popolo ebraico. Sono i sionisti il problema».


Durante la marcia, in più occasioni sono stati urlati insulti verso il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, e intonati slogan come «Israele fascista stato terrorista». Anche a Torino sono piovute accuse nei confronti delle autorità israeliane: «Questa manifestazione è in solidarietà al popolo palestinese per far sentire loro la nostra vicinanza. Chiediamo che il massacro si fermi. Hanno bombardato scuole e ospedali. Anche ambulanze che portavano i feriti». E ancora: «Questa non è ovviamente una manifestazione in solidarietà ad Hamas, ma al popolo palestinese che è massacrato da oltre 70 anni». Nel corso degli interventi, sono stati ricordati il numero dei morti civili nella Striscia di Gaza, «le notizie di ospedali al collasso. non ci sono abbastanza letti, né medicinali e neppure bare. Siamo di fronte a un vero e proprio massacro che non sta risparmiando nessuno». Numeri più contenuti di partecipanti a Firenze, dove circa 400 persone hanno sfilato in un corteo studentesco partito dalla Fortezza da Basso.


Sui cartelloni, frasi del tipo «a fianco della Resistenza palestinese» e «Palestina libera». La protesta si è mescolata con le rivendicazioni per il diritto allo studio e antifasciste: «I covi dei fascisti si chiudono col fuoco, ma coi fascisti dentro se no è troppo poco». A Bari, Marina Caldarulo, portavoce dell’associazione studentesca Cambiare Rotta, tra le organizzatrici della protesta, ha dichiarato: «Siamo in piazza perché siamo con il popolo palestinese, vogliamo portare loro tutto il supporto possibile da questa parte del mondo. Se consideriamo Israele uno Stato terrorista? Quello che succede in quelle terre va avanti da 75 anni, tutti possono vedere cosa succede e farsi una propria opinione». Alla festa del Foglio a Firenze, alla segretaria del Partito democratico è stata chiesta un’opinione sulle manifestazioni pro Palestina. Elly Schlein ha invitato a fare dei distinguo: «La questione non è tanto andare o non andare a una manifestazione. Bisogna distinguere i piani, non facciamo l’errore: condanniamo manifestazioni di supporto ad attacchi che sono inaccettabili anche in una democrazia, non si può riconoscere come un’idea ciò che mira all’eliminazione del popolo ebraico, ma non dobbiamo perdere il filo e riconoscere i diritti del popolo palestinese, arrivando a una soluzione pacifica in Medio Oriente».

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