Due cittadine americane, ostaggi di Hamas, sono state rilasciate «per motivi umanitari». Come riferito dai media israeliani, un portavoce delle brigate al Qassam, l’ala militare di Hamas, ha fatto sapere di aver liberato una madre e una figlia «per dimostrare al popolo americano quanto siano errate le affermazioni di Biden e della sua amministrazione fascista». Si tratterebbe di Yehudit Raanan, di 59 anni, e la figlia Natalie Raanan, 18 anni, con passaporto statunitense e israeliano, che erano partite da Chicago per celebrare la festa ebraica del Sukkot con la famiglia. Dopo aver raggiunto l’Egitto, «i due ostaggi americani sono al momento in una base militare israeliana nel centro del Paese», come ha riferito l’ufficio del premier Netanyahu, «e sono state accolte al confine con la Striscia di Gaza e ora sono attese nella base militare dai loro congiunti». Nella nota, viene ricordato che le due donne sono state rapite durante l’attacco di Hamas del 7 ottobre scorso, nel kibbutz di Nahal Oz. Ora si trovano con il generale Gali Hirsch, responsabile degli ostaggi e dei dispersi.
Il governo e l’esercito, continua il comunicato, «continueranno ad agire al meglio delle loro capacità per recuperare tutti i dispersi e riportare a casa gli ostaggi». All’operazione avrebbe contribuito la mediazione del Qatar, che i terroristi di Hamas hanno ringraziato. Le due cittadine americane sono state consegnate alla Croce Rossa che in queste ore ha confermato la notizia, scrive Hareetz. Secondo la tv israeliana Kan, madre e figlia dovrebbero essere liberate attraverso il valico di Rafah, fra la Striscia di Gaza e l’Egitto. Secondo i vertici dell’esercito israeliano, sono 203 gli ostaggi nelle mani di Hamas, per la maggior parte considerati ancora vivi. Nella giornata di ieri – giovedì, 19 ottobre – il presidente Usa ha accusato Hamas di usare «i civili palestinesi come scudi umani». Per Biden, Hamas e il presidente russo Vladimir Putin «rappresentano minacce diverse ma hanno una cosa in comune: vogliono annientare le democrazie» che sono loro vicine. «Non possiamo lasciarli vincere. Rifiuto di farlo accadere», l’appello di Biden al Congresso. Per questo motivo «difendere l’Ucraina e Israele – ha continuato Biden – è nell’interesse della sicurezza nazionale degli Stati Uniti».
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