Sciopero 17 novembre, scatta la precettazione. Landini e Bombardieri disertano l’incontro con Salvini

Il vicepremier: «Ho invitato i sindacati questa sera per chiedere un ultimo atto di buonsenso». L’accordo, però, non è stato raggiunto

Non si placa lo scontro tra sindacati e governo. Al tavolo convocato da Matteo Salvini, presso il ministero dei Trasporti, non si sono presentati i leader di Cgil e Uil. Al posto di Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri, sono andati Maria Grazia Gabrielli, segretario confederale della Cgil, ed Emanuele Ronzoni, segretario organizzativo della Uil. Poco prima dell’incontro, convocato alle 18, il vicepremier ha pubblicato un video per rilanciare la richiesta di ridurre l’orario della mobilitazione: «Ho invitato i sindacati questa sera per chiedere un ultimo atto di buonsenso e rispetto per la stragrande maggioranza degli italiani. Se così non fosse e i sindacati dovessero andare avanti ignorando regole, leggi e buonsenso, interverrò». Come? Con la precettazione. Ronzoni, entrando al ministero, ha detto di non avere «timore» per il procedimento che il ministro può mettere in campo. «Abbiamo fatto un passo avanti, togliendo il trasporto aereo dallo sciopero e rimodulando la proclamazione di sciopero per quanto riguarda i Vigili del fuoco». Accogliendo, di fatto, alcune delle richieste del garante. Tuttavia, ciò non è servito affinché il ministro dei Trasporti non procedesse con la precettazione dei lavoratori del settore di sua competenza.


Sempre Salvini, nel video, non ha risparmiato attacchi ai sindacati: «Nel 90% dei casi gli scioperi sono convocati di venerdi o di lunedì o nei prefestivi, lascio a voi giudicare. Il diritto alla mobilità di milioni di persone non può essere messo in discussione da Landini. Lo sciopero è sacrosanto, è previsto dalla Costituzione, ma esiste anche il diritto al lavoro di milioni di persone che non possono rimanere fermi. È solo questo che diciamo a Landini, ai due sindacati di sinistra che hanno indetto lo sciopero su decine di sigle sindacali». Intanto, dopo circa mezz’ora – alle 18.30 di oggi, 14 novembre – la riunione tra i sindacati e l’esponente del governo Meloni si è conclusa. Ed è avvenuto ciò che tutti si aspettavano: «Il ministro ha detto che nel giro di qualche ora ci farà arrivare la precettazione, noi confermiamo lo sciopero e domani ci sarà una conferenza stampa di Cgil e Uil alle 15:30 e saprete qual è la nostra posizione», ha commentato Ronzoni. «È stata una riunione breve. Il ministro non ha fatto alcun tipo di apertura». Lo staff del leghista, poco dopo, ha diffuso un paio di righe per motivare il ricorso all’ordinanza che limiterà la mobilitazione: «Vogliamo tutelare i milioni di italiani che tutti i giorni hanno bisogno di viaggiare. Vogliamo trovare un equilibrio tra diritto allo sciopero e diritto al lavoro e alla mobilità». L’orientamento di Salvini è consentire lo sciopero dalle 9 alle 12 di venerdì 17 per tutto il settore trasporti, «a eccezione di quello aereo su cui i sindacati avevano già confermato un ripensamento».


Leggi anche: