Smartphone vietati fino a 12 anni: il patto tra scuola e genitori nel Bellunese

La filosofia di base è legata all’educazione digitale, realmente efficace «solo se offerta in modo coordinato e coerente»

Cellulari vietati fino a 12 anni. È il «Patto di comunità» concordato tra scuole primarie e medie e genitori del Bellunese. L’iniziativa, partita da Ponte nelle Alpi dalle «Scuole in rete» appoggiate da circa 50 famiglie, si sta diffondendo anche in altri territori del Veneto. Lo smartphone, scrive Il Gazzettino, viene così ammesso non prima della fine della seconda media. E, una volta concesso dai genitori, si controlla che i telefoni vengano utilizzati in modo trasparente almeno fino ai 14 anni. La filosofia di base è legata all’educazione digitale, realmente efficace «solo se offerta in modo coordinato e coerente». Per questo, genitori e scuole venete hanno deciso di creare delle reti all’interno delle quali vengono condivisi principi e norme sull’utilizzo degli smartphone, e più in generale degli apparecchi digitali, da parte dei giovanissimi. I genitori del comune che la scorsa primavera ha lanciato la proposta si sono detti favorevoli alla tecnologia. Ma solo se utilizzata in «modo sano ed equilibrato». 


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