Gasparri e le voci di dimissioni per il servizio su Report. «Io lasciare la vigilanza Rai? Ma quando mai!»

Il capogruppo a Palazzo Madama smentisce a La Presse i passi indietro in vista del servizio su di lui in Rai

«Lascio la vigilanza Rai? Ma quando mai? Non devo nemmeno smentire perché si smentiscono le fonti che si ritengono attendibili. Non è vero che la Meloni si è arrabbiata, non è vero che mi dimetto. Tutto falso. Io non lascio la vigilanza Rai. Siamo a livelli di barzellette. Mi dispiace che siate costretti a inseguire Dagospia, vi auguro un’attività giornalistica con maggiori soddisfazioni». Il capogruppo di FI al Senato Maurizio Gasparri commenta a La Presse le ultime indiscrezioni stampa, apparse anche su Dagospia, che lo vedrebbero dimissionario per via dell’inchiesta annunciata da Report. Secondo quanto riportato dalla trasmissione Rai il senatore non avrebbe comunicato a Palazzo Madama il suo incarico ai vertici di una società di cybersicurezza. Nel servizio si parla di una misteriosa società e di interessi privati mai dichiarati al Parlamento. Gasparri aveva attaccato recentemente il conduttore del programma, Sigfrido Ranucci, portando carote e cognac prima della sua udienza in commissione di vigilanza Rai. 


M5S all’attacco

«Il caso Gasparri deve essere portato all’attenzione dell’aula del Senato. Al momento ciò che è sicuro è che il neocapogruppo di Forza Italia non ha dichiarato il suo ruolo di vertice in una società che si occupa di cybersicurezza, la Cyberealm. È necessario comprendere anzitutto se da un punto di vista regolamentare questa omissione sia effettivamente consentita, come dichiara lo stesso Gasparri, oppure no. Attiveremo tutti gli strumenti a disposizione affinché venga fatta chiarezza nelle sedi che sono più opportune, quali appunto quelle del Senato della Repubblica», ha dichiarato il capogruppo M5s al Senato, Stefano Patuanelli, in riferimento all’inchiesta.


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