No! Questo video non mostra un membro della Croce Rossa che attacca un localizzatore a un terrorista di Hamas

Il video che usano per accusare la Croce Rossa è parziale e nasconde l’origine della luce rossa spacciata per il fantomatico localizzatore

Circola un video dove un membro della Croce Rossa viene accusato di aver piazzato (o di aver tentato di piazzare) un dispositivo di localizzazione a un terrorista di Hamas. L’intera teoria si basa su un riflesso rosso sulla divisa, il quale viene interpretato come una luce proveniente da una spia posta nel fantomatico localizzatore. Il video risulta tagliato e non mostra la vera origine della luce. Per questa e altre verifiche vi suggeriamo i due speciali “Le bufale della propaganda pro Israele” e “Le bufale della propaganda pro Palestina“.

Per chi ha fretta

  • Una luce rossa che colpisce la divisa del membro della Croce Rossa la riscontriamo anche in ad altre persone.
  • La luce non proviene da un qualcosa tenuto in mano dal membro della Croce Rossa.
  • La luce rossa proviene da un mezzo in cui vengono caricati gli ostaggi.

Analisi

Ecco uno dei post che condivide la narrazione:

Durante lo scambio di ostaggi, un “dipendente” della Croce Rossa avrebbe tentato di attaccare un dispositivo di localizzazione a un militante di Hamas, Il tentativo non sarebbe andato a buon fine e il dispositivo scoperto.

Ecco un altro post dove la Croce Rossa viene accusata di collaborare con Israele:

La fonte del testo pare essere un post Telegram pubblicato il 25 novembre 2023 dal canale “La terza ROMA”:

La luce rossa (ovunque)

La presunta prova sarebbe un riflesso rosso nella divisa dell’uomo della Croce Rossa. Insomma, un dispositivo che dovrebbe essere nascosto emetterebbe una luce così forte che verrebbe notato subito da chiunque.

Mentre gli utenti che credono alla narrazione si soffermano su quel bagliore, non si rendono conto che lo stesso compare in altri momenti del video e addosso al terrorista di Hamas come possiamo vedere nel primo fotogramma del video.

Proseguendo, pochi fotogrammi dopo la luce rossa colpisce l’uomo della Croce Rossa oltre al terrorista.

Ad un certo punto, sempre mentre gli utenti che credono alla narrazione continuano a vedere l’uomo della Croce Rossa, il palmo della mano di uno dei terroristi si illumina di rosso. Aveva anche lui un dispositivo di localizzazione con la spia rossa? No!

Le luci di un mezzo della Croce Rossa

Quale è l’origine di quella luce? Un mezzo, quello della Croce Rossa. Nel video condiviso su Facebook non compare, bisogna recuperare una clip completa e non tagliata. Ad esempio, nei fotogrammi precedenti (tagliati nella clip) si vede sempre la stessa luce rossa.

La luce rossa proveniva da uno dei mezzi in cui erano stati caricati gli ostaggi, come possiamo vedere da questo fotogramma escluso nel filmato che circola online con la teoria del localizzatore piazzato dalla Croce Rossa.

Conclusioni

Il video non prova in alcun modo che un membro della Croce Rossa abbia attaccato un localizzatore a un terrorista di Hamas. La luce indicata dagli autori del video, che diffonde tale narrazione, non proviene da un dispositivo GPS o di localizzazione, ma da una delle auto in cui salgono gli ostaggi.

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