Salvini al raduno dei populisti: «Noi come Davide contro il Golia Soros, libereremo l’Ue da burocrati e banchieri». Wilders: «Dopo l’Olanda ci prendiamo l’Europa»

Il leader della Lega chiude la convention a Firenze e a Meloni e Tajani manda a dire: «Il governo durerà 5 anni, non dividiamoci in Europa»

Il leader leghista Matteo Salvini ne ha avute per tutti oggi, 3 dicembre, parlando all’evento Free Europe organizzato a Firenze dal gruppo Identità e democrazia al Parlamento europeo. Il suo intervento è iniziato con una citazione biblica: «Mi sono riletto un passaggio della Bibbia, quello di Davide e Golia che è confacente a quello che stiamo facendo oggi. Golia cercava uno sfidante tra gli israeliti, e tutti scappavano. Oggi Golia è rappresentato da burocrati e banchieri che sono i primi euroscettici». «Oggi a Firenze – ha proseguito Salvini – ci sono gli amici dell’Europa, i difensori dell’Europa. Sapete come è finita, Davide ha sconfitto Golia che sembrava invincibile. Oggi a Firenze ci sono donne e uomini che sconfiggeranno un gigante che il primo nemico dell’Europa è che è la realtà burocratica massonica. Noi del Golia Soros, che distrugge le nostre civiltà, non abbiamo nessuna paura». Il riferimento è al miliardario filantropo e banchiere ungherese, naturalizzato statunitense e di religione ebraica, spesso preso di mira soprattutto dagli ambienti di destra.


Obiettivo Bruxelles

Area politica che, promette il leader del Carroccio, a breve si prenderà Bruxelles: «L’anno prossimo per la prima volta nella storia delle istituzioni europee il centrodestra unito e determinato può liberare Bruxelles da chi la occupa abusivamente», ha infatti dichiarato. Per poi aggiungere: «Oggi non c’è un’alleanza politica e partitica ma un sentimento di amicizia: su questo palco si sono alternati leader che come in una storia d’amore e professionale, conoscono alti e bassi. È accaduto in Francia, in Olanda, in Italia. Ma Identità e democrazia c’è e sarà determinante in Europa perché nessuno ha mai abbandonato un amico momentaneamente in difficoltà, troppo facile allearsi solo con chi vince». E ancora: «La lega c’è, vince e vincerà, alla faccia di chi ci ha augurato la fine più di una volta». Geert Wilders, leader del Partito per la libertà e vincitore delle ultime elezioni in Olanda, ha inviato un videomessaggio alla manifestazione: «La vittoria in Olanda sia l’inizio della vittoria in tutta Europa e non c’è momento e luogo migliore per affermarlo se non Firenze, culla del Rinascimento, la città della rinascita dell’Europa». E ancora: «La scorsa settimana abbiamo vinto le elezioni in Olanda: un trionfo, un terremoto politico per i pesi massimi dell’Europa. Mi spiace non potere essere essere lì e incontrarci. Saluto il mio amico italiano numero uno Matteo Salvini, sempre onte di ispirazione per me e per anti altri».


«Tajani sbaglia: no agli inciuci del centrodestra in Ue»

Nel mirino del leader leghista però ci sono finiti anche gli alleati, come Antonio Tajani: il presidente di Forza Italia aveva infatti preso le distanze da possibili accordi con forze politiche come i tedeschi di Afd e con Marine Le Pen. «Tajani sbaglia – dice Salvini a margine dell’evento – Mi spiacerebbe che qualcuno di centrodestra preferisse la sinistra ad alleati di centrodestra. Io posso dire che chi sceglierà la Lega in Europa, sceglie l’alternativa a sinistra. Quindi rinnovo l’invito al centrodestra in Italia a essere unito in Europe, poi non posso imporre niente controvoglia a nessuno». Tuttavia, Salvini ha puntualizzato: «Il centrodestra in Europa può portare a una rivoluzione solo se è unito, non è una piccola polemica politica italiana. Il governo italiano non è in discussione e governerà per tutti i 5 anni per cui gli italiani ci hanno votato. Io con Giorgia e Antonio lavoro benissimo e sto progettando infrastrutture che hanno bisogno di anni per andare avanti. Ma agli amici del centrodestra dico: come stiamo prendendo per mano l’Italia per riportarla a crescere, sarebbe un errore fatale dividere il centrodestra in Europa».

«Si vota a giugno, cresceremo ancora»

Sotto tiro anche il commissario Ue Paolo Gentiloni: «Leggevo l’intervista di oggi di Paolo Gentiloni e vedo che già si prepara al rinnovo dell’inciucio» tra popolari e socialisti. Alla Fortezza da Basso Salvini è arrivato insieme alla compagna Francesca Verdini, prima di raggiungere i circa 2mila partecipanti alla kermesse con i giornalisti costretti a restare fuori e seguire l’evento in streaming. Salvini rivendica: «Oggi c’è il primo partito di Francia, di Olanda, di Austria, del Belgio, il secondo partito di Germania e un partito di governo italiano. Non siamo un cantiere nero, anzi c’è un’onda blu. I dati ci dicono che oggi siamo la quarta forza politica al Parlamento europeo. L’obiettivo è di arrivare ad essere la terza, ed essere determinanti. Offriamo il nostro contributo». Tra le defezioni annunciate c’era anche il rumeno George Simion, che aveva detto di voler lasciare il gruppo Identità e democrazia per andare con i conservatori. «Però oggi è qua – ribatte Salvini – Oggi non ci sono alcune delegazioni ed alcuni paesi che ci hanno chiesto di poter aderire a Identità e democrazia. E’ un percorso. Si vota a giugno e conto che cresceremo ancora. Ci sono almeno tre nazionalità che si aggiungeranno alla nostra delegazione».

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