La ragnatela sotterranea di Hamas. Israele pubblica le immagini del più grande tunnel sotto Gaza: «Ci passavano anche la macchine» – I video

Sistemi elettrici, idraulici, linee di comunicazione e porte blindate: così funzionava il sistema nascosto secondo l’Idf

L’esercito israeliano ha diffuso oggi, domenica 17 dicembre, una serie di video che mostrano quello che è considerato il tunnel più ampio di Hamas mai scoperto nel sottosuolo della Striscia di Gaza. Sono ormai decine quelli trovati da Israele dall’inizio dell’offensiva nella Striscia, lo scorso 29 ottobre. Ma nessuno aveva le dimensioni di quello venuto alla luce nelle scorse ore. Con un’uscita ad appena 400 metri dal valico nord della Striscia, quello (sigillato) di Erez, il tunnel scendeva secondo l’Idf sino a una profondità di circa 50 metri e la sua ampiezza era tale da permettere il passaggio non solo di uomini, armi e beni vari, ma anche di veicoli. Alcune delle immagini pubblicate dalle forze israeliane, che dicono di aver recuperato il filmato nel corso delle operazioni militari, mostra le fasi di costruzione e sistemazione interna del tunnel da parte di operai al lavoro per Hamas: dotato di molteplici rami e districazioni, il tunnel era in effetti completo di rete idraulica, elettrica e di linee di comunicazione, ha ricostruito ancora l’Idf. Non aveva uscite dirette in Israele, ma conteneva invece porte a prova di bomba, con ogni probabilità per scongiurare eventuali blitz dello stesso esercito nemico. L’Idf non ha pubblicato la mappa completa, di cui pure sarebbe in possesso, delle diramazioni del tunnel. Ha completato invece la comunicazione diffondendo anche un terzo video, in cui si vede il fratello del comandante di Hamas nella Striscia, Yahya Sinwar, guidare comodamente una macchina all’interno del tunnel. L’identificazione e disintegrazione dell’infrastruttura sotterranea che ha permesso per anni a Hamas di preparare i suoi attacchi a Israele è una delle ragioni addotte dallo Stato ebraico per l’offensiva militare nella Striscia, che dallo scorso 7 ottobre ha fatto secondo fonti palestinesi oltre 18mila vittime e 50mila feriti.


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