Balocco dice di avere perso soldi col Pandoro Ferragni. La verità sui prezzi: perché invece è stato un affare

L’azienda sostiene che l’operazione in cui era coinvolta la influencer era già in perdita prima dell’intervento dell’Antitrust. Ma le cifre dicono altro

Nel provvedimento dell’Antitrust che condanna la società di Chiara Ferragni e la Balocco per pratica commerciale scorretta a proposito del Pandoro rosa venduto nelle festività 2022, tutte le cifre dei contratti sono oscurate per ragioni di privacy, e le sole in chiaro sono le sanzioni comminate: 420 mila euro alla Balocco, 400 mila euro alla Fenice della Ferragni e 675 mila euro alla Tbs Crew che è sempre di proprietà della bionda influencer.


Un Pandoro indigesto

Nel testo però si cita senza fornire le cifre la versione della Balocco, che sostiene che l’idea di rivolgersi alla Ferragni come testimonial della operazione non sia stata delle migliori, vista che l’operazione si sarebbe conclusa in perdita ben prima della contestazione e delle sanzioni dell’Antitrust. Insomma la Balocco ci avrebbe perso anche se non sappiamo quanto, ma l’antitrust crede a questa versione e spiega infatti che la sanzione per la casa produttrice del pandoro contestato è più lieve anche per questo motivo. Eppure i pochi numeri contenuti nel procedimento direbbero il contrario.


Ma costava 5,69 euro extra

Secondo quanto è contenuto nel provvedimento i pandori Balocco tradizionali sono stati venduti nel Natale dello scorso anno in media a 3,68 euro l’uno. Quelli griffati Ferragni invece sono stati venduti a 9,37 euro l’uno. Non c’era spiegazione per questa differenza, perché ad analisi della nostra autorità anti-concorrenza i costi di produzione erano gli stessi e identici gli ingredienti, salvo lo zucchero rosa invece del tradizionale bianco. Eppure il differenziale di prezzo è stato di 5,69 euro a pandoro.

Avanzano ancora 230 mila euro

I prodotti griffati Ferragni sono stati 362.577 e di questi ne sono stati effettivamente venduti 290.061, per un incasso lordo di 2.717.871 euro. Rispetto ai pandori tradizionali il maggiore incasso di quelli griffati influencer è stato quindi di 1.650.447 euro. Secondo le indiscrezioni pubblicate il cachet della Ferragni sarebbe stato di circa un milione di euro. Quindi restano 650.447 euro di maggiori incassi della Balocco, che certo non sono una perdita. L’operazione resterebbe in attivo di 230.447 euro anche dopo la sanzione comminata una volta che questa venga pagata. Non sembra- al di là degli evidenti danni di immagine di questi giorni- una intesa commerciale fallimentare.

Risparmiati pure gli spot tv

Per altro la Balocco per la prima volta proprio nelle festività dello scorso anno ha deciso di non fare spot per promuovere i suoi pandori o altri prodotti. La società scrive infatti nella nota integrativa al bilancio chiuso il 31 dicembre 2022 di avere “deciso di sospendere gli investimenti pubblicitari sul mezzo TV per l’intero anno, pur mantenendo le altre iniziative pubblicitarie e promozionali”. Il risparmio è stato di 4.972.272 euro alla voce “costi pubblicitari”, che così nel 2022 sono scesi a 2.733.963 euro. La promozione del pandoro rosa griffato Ferragni è avvenuta soprattutto attraverso i social della influencer, ed era compresa nel prezzo pagato per la prestazione.

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