L’emendamento che ha escluso Donald Trump dalle primarie in Colorado: «Vogliono sbattermi in prigione»

Il 14esimo emendamento esclude dalle cariche pubbliche chi è stato coinvolto in insurrezioni. La decisione finale spetterà alla Corte Suprema Usa. Intanto un aereo sorvola il suo comizio con la scritta: “Melania knows”

Il candidato Donald Trump è stato escluso dal voto delle primarie repubblicane in Colorado. La Corte suprema lo ha deciso a causa del suo ruolo nell’assalto a Capitol Hill il 6 gennaio 2021. La decisione è stata presa a maggioranza: 4 a 3. È la prima volta nella storia che un candidato alla presidenza degli Stati Uniti viene dichiarato ineleggibile. La Corte ha motivato la decisione citando il 14esimo emendamento, che esclude dalle cariche pubbliche i funzionari coinvolti in «insurrezioni o rivolte» contro il governo americano. Steven Cheung, portavoce della campagna di Trump per il 2024, ha annunciato un ricorso alla Corte suprema degli Stati Uniti. E ha parlato di una decisione «sbagliata e antidemocratica».


Cosa succede il 5 novembre 2024

Il Colorado è uno stato considerato appannaggio di Joe Biden, che non dovrebbe avere problemi a vincere lì. Ma la decisione potrebbe influenzare lo status dell’ex presidente nelle elezioni del 5 novembre. A presentarsi davanti ai giudici chiedendo l’esclusione di Trump dalla corsa i Citizens for Responsibility and Ethics di Washington. La loro richiesta era stata respinta in prima istanza. Ricorsi analoghi sono stati promossi in Minnesota e Michigan. E respinti, per ora. Ma proprio le tante richieste porteranno a una decisione della Corte Suprema, che avrà l’ultima parola sulla candidatura di Trump. Il Colorado ha deciso di dare tempo fino al 4 gennaio prima di rendere operativa la scelta, per fornire spazio agli eventuali appelli. La Corte Suprema ha attualmente una maggioranza conservatrice: tre giudici sono stati nominati proprio da Trump.


Il terzo comma del 14esimo emendamento

Il 14esimo emendamento fu adottato nel 1868, dopo la Guerra Civile americana. Il terzo comma serviva proprio a fermare chi dopo aver partecipato al conflitto del Sud voleva candidarsi alle elezioni. Il testo: «Nessuno potrà essere Senatore o Rappresentante nel Congresso, o elettore per il Presidente e il Vice-Presidente o potrà tenere qualsiasi ufficio, civile o militare, presso gli Stati Uniti o presso qualsiasi Stato, se, avendo previamente prestato giuramento – come membro del Congresso o come funzionario degli Stati Uniti o come membro del Legislativo di uno Stato o come funzionario amministrativo o giudiziario in uno Stato – di difendere la Costituzione degli Stati Uniti, abbia preso parte a un’insurrezione o ribellione contro di essi o abbia dato aiuto o sostegno ai loro nemici. Ma il Congresso può, col voto dei due terzi di ciascuna Camera, rimuovere questa causa di interdizione».

Il banco di prova

L’agenzia di stampa Reuters dice che il contenzioso in Colorado è visto come un banco di prova del tentativo più ampio di squalificare Trump dalle elezioni alla presidenza. Su Truth il tycoon ha scritto un post per attaccare il procuratore Jake Smith e Biden, che avrebbe l’obiettivo di «metterlo in prigione», senza nominare la sentenza del Colorado. Smith guida le inchieste legate all’insurrezione. Durante un tour elettorale in Iowa Trump ha detto di non aver mai letto il libro-manifesto di Adolf Hitler Mein Kampf. Le accuse di averlo citato erano arrivate dopo una frase sugli immigrati che «stanno avvelenando e distruggendo il cuore dell’America».

“Melania Knows”

Durante il comizio di Trump un piccolo aereo ha sorvolato il cielo sopra la zona in cui erano radunati i suoi sostenitori a Waterloo. Il velivolo aveva uno striscione attaccato dietro con la scritta: “Melania knows”. Un’allusione a qualcosa di oscuro che la moglie di Trump saprebbe riguardo il marito. Il Lincoln Project ha invitato i suoi follower su Twitter a sciogliere l’enigma: «Qualcuno di voi ha idea di cosa sappia Melania?».

Foto copertina da: Vanity Fair

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