No! Il farmaco Oki non è stato ritirato dalle farmacie

La storia della scomparsa dell’antinfiammatorio è stata diffusa da un sito di clickbait che si è smentito da solo

Attenzione ai finti annunci condivisi su Facebook riguardo alla presunta scomparsa dalle farmacie del farmaco Oki. Il popolare antinfiammatorio non steroideo. Non c’è bisogno di correre a farne incetta. Del resto lo stesso autore del sito clickbait potrebbe aver diffuso la smentita in un secondo sito, con dominio differente ma confezionato nello stesso identico modo, cosa che fa legittimamente sospettare che esistano più siti generati con domini differenti.

Per chi ha fretta:

  • Non si trova alcun riscontro del ritiro sul sito dell’AIFA o del Ministero della Salute.
  • L’annuncio riguardo la sparizione del farmaco Oki dalle farmacie proviene da un sito clickbait, che ha pubblicato anche una smentita.

Analisi

Le condivisioni sono accompagnate dalla seguente didascalia:

Lo abbiamo preso per una vita… OKI ritirato dalle farmacie.

Nessun riscontro

All’interno del cosiddetto “articolo” condiviso, pubblicato dal sito Ditzyzv0.ulpa.edu.au, leggiamo di «Una nuova ondata di prodotti ritirati dal mercato fa preoccupare gli utenti di tutta Italia infatti si parla del ritiro a causa della presenza di un composto chimico vietato». Di fatto, non si ha alcun riscontro del fantomatico ritiro per presunti composti chimici vietati sul sito dell’AIFA o del Ministero della Salute.

La bufala ammessa dal sito in un altro articolo

In un successivo articolo dello stesso sito Web troviamo un testo che presenta la stessa narrazione come bufala. Nel testo leggiamo che «si parla con insistenza di OKI ritirato dal mercato ma a conti fatti è solo una bufala che mette a rischio tanti posti di lavoro. Smentite in merito anche da siti di fact checking».

Conclusioni

Abbiamo visto che la notizia riguardo alla scomparsa del farmaco Oki dalle farmacie è falsa. I contenuti di chi diffonde la fake news sembrano confezionati meramente per generare click e traffico.

Questo articolo contribuisce a un progetto di Facebook per combattere le notizie false e la disinformazione nelle sue piattaforme social. Leggi qui per maggiori informazioni sulla nostra partnership con Facebook.

Leggi anche: