Il debutto di Draghi da «super-consulente» della Commissione. Faccia a faccia coi leader Ue sull’economia: «Ci faremo guidare dal tuo rapporto»

L’incontro a porte chiuse nel sud del Belgio con l’ex governatore Bce. Von der Leyen: «Scambio di vedute eccellente»

L’ex governatore della Bce Mario Draghi ha fatto oggi il suo nuovo debutto in Ue nelle vesti di “super-consulente” della Commissione europea. All’ex premier nei mesi scorsi Ursula von der Leyen ha chiesto di elaborare un rapporto sul futuro della competività dell’Unione. Compito preso molto sul serio da Draghi, impegnato in questa fase in un ampio giro di ascolto degli interlocutori sul tema: a Milano prima, a Bruxelles poi, “SuperMario” ha incontrato i leader delle rappresentanze delle più grandi aziende del continente. Quindi oggi il primo faccia a faccia con il Collegio dei commissari di Bruxelles al gran completo. La riunione si è svolta in una località top secret a sud di Bruxelles, nella campagna belga. È stato Draghi a dare il via all’incontro introducendo il dossier e le sfide sul tavolo per l’Unione: poi il giro di tavolo tra i commissari per ascoltare spunti e pareri. «Caro Mario Draghi, grazie per l’eccellente scambio di vedute avuto oggi con la Commissione sulla competitività», ha scritto su X von der Leyen pubblicando le foto dell’incontro e guardando alle prossime tappe. «Non vedo l’ora di ricevere il tuo rapporto per aiutarci a guidare il dibattito su come rafforzare l’economia dell’Ue». Draghi lo elaborerà nei prossimi mesi e lo consegnerà dopo le elezioni europee d’inizio giugno: a basarsi su di esso, se vorrà, sarà dunque la prossima Commissione, quella che s’insedierà a novembre 2024 anche sulla base dei risultati delle Europee. Il nome di Draghi è da giorni nuovamente sulla bocca di molti attori della politica europea: dopo il passo indietro di Charles Michel, che ha annunciato il suo ritiro anticipato dal ruolo di presidente del Consiglio europeo (per candidarsi in Belgio alle Europee stesse), quello dell’ex “mister Euro” è. uno dei nomi più gettonati per guidare nel prossimo quinquennio i lavori dei capi di Stato e di governo Ue. Ma di acqua sotto i ponti di Bruxelles ne deve passare ancora parecchia.


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