Giovanna Pedretti, la figlia pubblica una poesia dedicata alla madre: chi è l’autore

«Sappiate che sono stata istigata ed è un reato da perseguire. Io sono lassù, ma non volevo morire», scrive lo scrittore

«(…) Sono qui sotto pressione di mille offese social e una malata pressione; sappiate che sono stata istigata ed è un reato da perseguire. Io sono lassù, ma non volevo morire». Termina con questa parole la poesia pubblicata su Facebook da Fiorina D’Avino, figlia della ristoratrice Giovanna Pedretti, trovata morta nel fiume Lambro domenica 14 gennaio. Parole forti, ma anche accusatorie, dedicate alla titolare della pizzeria “Le Vignole” di Sant’Angelo Lodigiano – passata dall’essere elogiata per la riposta alla recensione contro gay e disabili, alle accuse per aver inventato la storia – da Alessandro Castellani (come si evince dal tag sotto la pubblicazione). Quest’ultimo, lo “Scrittore del cielo”, si legge sul suo profilo Facebook, che compone versi «per salvarsi – scrive – dalla cattiveria dell’essere umano», ha dedicato poesie e frasi in rima a giovani donne vittime di femminicidio o uccise da una malattia. Come Giulia Cecchettin, la 22enne accoltellata dall’ex fidanzato Filippo Turetta: «Tu vicino, maschera di ghiaccio mi stringi forte, ma in realtà sei un pazzo», scriveva Castellani. O Vanessa Ballan, la 27enne pugnalata da Bujar Fandaj: «Combatto per respingere quella passione finita, ma lui è violento e vuole la mia vita». Diverse parole sono state inoltre dedicate dal poeta e poi pubblicate sui social anche a Nadia Toffa, la giornalista delle Iene morta il 13 agosto del 2019 dopo una lunga malattia: «Per anni inchieste e soddisfazioni tra inviata e tante conduzioni. Fino a quel giorno dove il male si fece reale senza avviso si rese fatale». Per lo scrittore non va, infine, «dimenticata» neppure Meredith Kercher, la studentessa inglese uccisa nel 2007 a Perugia per la cui morte è stato condannato in via definitiva il cittadino ivoriano Rudy Guede.


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