Olena Zelenska: «L’invasione russa è come le radiazioni e si diffonderà ben oltre l’Ucraina»

La moglie di Zelensky: 60 mila donne nell’esercito ucraino. Ci sono uomini che aspettano il ritorno delle mogli dal fronte

Olena Zelenska, 45 anni, è la moglie di Volodymyr Zelensky. È nata a Kyiv Rih e proprio lì ha conosciuto suo marito. Oggi in un’intervista al Corriere della Sera mette in guardia sulla volontà di potenza della Russia e di Vladimir Putin. E nel colloquio con Marta Serafini avverte che la violenza di Mosca si diffonderà se non viene contenuta. Zelenska ricorda che dopo l’incidente nucleare di Chernobyl la comunità internazionale stanziò un miliardo e mezzo di euro per mettere al sicuro gli impianti dell’allora Urss. Perché le radiazioni sono un pericolo non solo per il luogo in cui avviene l’esplosione, ma anche per tutti i paesi al confine. E infatti quelle di Chernobyl hanno raggiunto l’Europa: «Ecco, l’invasione russa è come le radiazioni. E si diffonderà ben oltre l’Ucraina se non viene contenuta ora».


Un mondo governato da dittatori

«Proprio come il mondo civilizzato e democratico si ispira al coraggio degli ucraini, le dittature di tutto il mondo guardano alla Russia come punto di riferimento. Quindi smettere di aiutare l’Ucraina significa accettare la sconfitta della democrazia. Ci piacerà un mondo governato da dittatori? Ne dubito. Ora l’Ucraina riesce a contenere con successo l’esercito di uno dei più potenti dittatori del mondo ma ha bisogno di farlo insieme alle altre democrazie», osserva Zelenska. La quale poi ricorda che mentre il mondo festeggiava il Capodanno l’Ucraina subiva un bombardamento russo: «Invece di fare brindisi ed auguri, contavamo i morti». Poi racconta che a Cherson i bombardamenti di Mosca hanno ucciso un bambino di 11 anni: «Il suo nome era Hlib e la sua famiglia dice che sarebbe potuto diventare un pianista eccezionale perché aveva imparato a suonare il piano e gli piaceva molto».


Disturbo da stress post-traumatico

«Immaginatevi di vivere così tutti i giorni per due anni. La maggior parte della nostra gente soffre di disturbo da stress post-traumatico», osserva Zelenska. Che poi ricorda: «Ci sono anche uomini che aspettano che le loro mogli tornino a casa dal fronte. Ci sono più di 60.000 donne nell’esercito e il loro numero è quasi triplicato negli ultimi anni. Sono tutte volontarie. Penso che la speranza non ci manchi. Ogni giorno ci svegliamo con la speranza di sopravvivere. È il nostro carburante, la base della nostra resilienza. Senza speranza non esisteremmo più. Facciamo affidamento sull’aiuto e la comprensione dei nostri partner in tutto il mondo. Dunque la nostra speranza dipende anche da voi. A voi chiediamo di non distruggerla».

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