Sangiuliano pigliatutto: Luca De Fusco nominato direttore del Teatro di Roma. L’ira di Gualtieri: «Occupazione prepotente»

Riunione blitz di sabato mattina, in assenza del presidente e della consigliera del Campidoglio. Gotor: «Incontro abusivo, si fermino»

Il regista teatrale Luca De Fusco è stato nominato oggi nuovo direttore generale del Teatro di Roma. Ma i tempi e i modi della nomina spinta dal governo Meloni stanno scatenando un polverone. La votazione si è tenuta in una riunione svolta sabato mattina del Consiglio della Fondazione cui non erano presenti né il presidente Francesco Siciliano né la consigliera del Comune di Roma Natalia Di Iorio. Presenti invece quelli che rappresentano nel Consiglio il ministero della Cultura guidato da Gennaro Sangiuliano e la Regione Lazio, entrambi espressone del centrodestra a trazione FdI. Un «incontro abusivo», sbotta senza mezzi termini l’assessore alla Cultura di Roma Miguel Gotor, considerato che «non rispetta le prerogative del presidente Siciliano che ieri sera aveva disposto di aggiornare la riunione del Cda già da lui convocato, come previsto dallo statuto». Per Gotor, pertanto, è evidente che è in corso «un tentativo di occupazione da parte della destra di una fondamentale realtà del sistema culturale romano e italiano, che denunciamo e a cui ci opporremo con tutte le nostre forze». Denuncia rilanciata poco dopo dallo stesso sindaco di Roma Roberto Gualtieri: «Nel giorno in cui il Presidente della Repubblica lancia un monito contro il pensiero unico nella cultura dalla destra arriva un inquietante segnale che deve suonare da allarme per quelli che hanno a cuore il pluralismo e il senso delle istituzioni. La Fondazione Teatro di Roma è un patrimonio della città, sostenuta finanziariamente quasi totalmente dal Campidoglio, e non possiamo in alcun modo accettare che le scelte più importanti, a partire dalla nomina del suo Direttore, vengano assunte con la forza, imponendo nomi e strategie dai soli consiglieri nominati da Governo e Regione Lazio». Anche per Gualtieri, quella in corso su spinta del governo è una «prepotente occupazione, totalmente contraria al nostro spirito di collaborazione istituzionale con cui invece sarebbe stato necessario procedere». «Roma è capitale anche della Cultura, una città aperta che parla a tutto il Paese e noi ci opporremo in ogni modo e con ogni strumento contro questa volontà di prevaricare che rischia solo di produrre macerie», conclude il sindaco, e «il prestigio storico dei teatri di Roma non può essere considerato alla stregua del bottino di una parte politica». Regista teatrale, De Fusco ha guidato in passato il Teatro Stabile del Veneto e il Teatro Stabile di Napoli, prima di approdare alla direzione del Teatro Stabile di Catania.


Leggi anche: