Lo sfogo della madre di Francesco Valdiserri contro Fleximan: «Non è un eroe. Vorrei provasse quello che ho provato io»

Il post su Instagram della giornalista del Corriere Paola Di Cari, a un anno dalla morte di suo figlio in un tragico incidente a Roma

«Sapete chi è Fleximan, il nuovo eroe italiano? È quello (quelli?) che in Veneto sta sabotando tutti gli autovelox in nome della libertà. Quello a cui i sindaci si inchinano, dicendo: “Dobbiamo tener conto del sentire dei cittadini”». A parlare è Paola Di Caro, giornalista del Corriere della Sera e madre di Francesco Valdiserri, il 18enne investito e ucciso lo scorso anno mentre camminava sul marciapiede della Cristoforo Colombo a Roma. Con un post su Instagram in ricordo del figlio se la prende con l’abbattitore seriale di autovelox che ha già colpito 4 regioni per 15 misuratori di velocità in tutto. Tuttora è a piede libero.


«Deve provare cosa provo io quando vado a sistemare i fiori di mio figlio»

«Io vorrei che solo un giorno nella sua vita – uno solo – provasse quello che provo io quando, tra l’organizzazione di un concerto, una rassegna cinematografica, uno spettacolo teatrale per ricordare mio figlio attraverso la bellezza dei suoi amici, provo ogni mattina», dichiara la giornalista. «Quando – prosegue – vado sulla Colombo dove è stato ammazzato, a sistemare i fiori. E poi al Verano, dove l’ho visto rinchiudere per sempre dietro una colata di cemento. A 18 anni». E conclude: «Mi basterebbe che lo provasse un giorno solo. Sarebbe già una pena atroce». In questi giorni, i sindaci di alcune città colpite hanno fatto sapere che (per ora) non sostituiranno gli autovelox danneggiati. Intanto, diverse procure hanno aperto più inchieste per arrivare a chi c’è dietro il cosiddetto Fleximan.


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