Israele, bombe su un asilo a Rafah, morti due bambini. Hamas risponderà alla proposta di scambio ostaggi e cessate il fuoco su Gaza

In migliaia hanno sfilato ieri per chiedere le dimissioni del premier Netanyahu

Almeno due bambine sono stati uccise in un attacco israeliano contro un asilo nella città di Rafah, nella parte meridionale di Gaza, a riferirlo l’agenzia Wafa. L’attacco è avvenuto durante la notte. Ci sarebbero anche decine di feriti nel luogo usato come rifugio per gli sfollati. Intanto il canale filo-saudita AlHadath ha riferito che le fazioni palestinesi di Hamas a Gaza daranno la loro risposta alle 19:00 ora locale sulla proposta di Parigi accettata da Israele per la restituzione degli ostaggi e il cessate il fuoco. Oggi il ministero della Sanità di Gaza riferisce che è di 27.375 il bilancio dei palestinesi morti e di 66.630 quello feriti nella Striscia dall’inizio dell’offensiva Idf partita in seguito all’attacco del gruppo terroristico. Ieri migliaia di israeliani hanno sfilato nelle piazze di tutto il Paese chiedendo le dimissioni del premier Benjamin Netanyahu e il rilascio degli ostaggi ancora prigionieri.


Il ministro israeliano (e di estrema destra) Itamar Ben Gvir: «Biden anziché sostenerci è occupato a dare carburante a Gaza»

«Invece di darci il suo pieno sostegno, Joe Biden è occupato a dare aiuti umanitari e carburante a Gaza che finiscono ad Hamas, se ci fosse Trump al potere, il comportamento degli Stati Uniti sarebbe completamente diverso», ha detto Itamar Ben Gvir, ministro della Sicurezza Nazionale del governo di Benjamin Netanyahu. In un’intervista al Wall Street Journal, l’esponente dell’estrema destra israeliana ha detto che il premier israeliano è «ad un bivio» e deve «scegliere quale direzione prendere». Nel colloquio Ben Gvir ha ribadito che non vuole abbandonare l’esecutivo.


(in copertina foto Ansa/EPA/HAITHAM IMAD)

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