Re Carlo e la cura per il cancro, al suo fianco anche il dottor Dixon: l’amico omeopata che dice che si guarisce anche con fede e erboristeria

È stato nominato a dicembre capo ufficiale medico della Casa Reale

Da quando Re Carlo III ha scoperto di avere un cancro durante una visita in ospedale per l’ingrossamento della prostata, tanta è l’apprensione per le sue condizioni di salute nella famiglia reale, e non solo. Il sovrano avrebbe già iniziato «cure regolari» per debellare il tumore. Un percorso difficile durante il quale sarà affiancato anche dal suo amico, il dottor Michael Dixon, nominato a dicembre capo ufficiale medico della Casa Reale. Nomina che aveva fatto alzare qualche sopracciglio dal momento che Dixon, 71 anni, è favorevole all’omeopatia (come lo stesso Carlo, d’altronde), e negli anni ha sostenuto la possibilità di guarire attraverso la fede e le virtù dell’erboristeria.


Le «cure alternative»

Buckingham Palace stesso in un comunicato successivo alla nomina aveva spiegato, come ricorda il Daily Mail: «Il dottor Dixon non crede che l’omeopatia possa curare il cancro. La sua posizione è che le terapie complementari possono affiancarsi ai trattamenti convenzionali, purché siano sicure, appropriate e basate sull’evidenza». Secondo Cancer Research UK, alcuni pazienti utilizzano terapie complementari per sentirsi meglio, alleviare gli effetti collaterali dei trattamenti e migliorare la qualità della vita.


Aromaterapia, agopuntura, fitoterapia

Aromaterapia, agopuntura, fitoterapia, massoterapia, visualizzazione e yoga sono tra gli esempi più comuni. C’è poi la terapia Gerson, che prevede il seguire una dieta vegetariana biologica, bere fino a 13 bicchieri di succo di frutta al giorno e sottoporsi a (massimo) cinque clisteri di caffè quotidianamente. Tuttavia bisogna tenere bene a mente che non si tratta di cure vere e proprie: non esistono infatti prove scientifiche in merito alla loro efficacia nel debellare il cancro. In alcuni casi inoltre potrebbero causare effetti collaterali dannosi o interferire con altri trattamenti.

Foto copertina da: Sunday Times

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