Usa, i Repubblicani mettono in stato d’accusa il ministro degli Interni Mayorkas: «Ha fallito sull’immigrazione». L’ira di Biden: «Incostituzionale»

È la prima volta da 150 anni che viene avviato l’impeachment contro un membro del governo Usa. Ma al Senato l’accusa cadrà

La Camera Usa ha votato la scorsa notte la messa in stato d’accusa del segretario alla sicurezza nazionale della Casa Bianca Alejandro Mayorkas, l’equivalente del ministro degli Interni. L’affondo guidato dai Repubblicani sull’«emergenza immigrazione» per il Paese è passato sul filo di lana, con 214 voti a favore e 213 contrari, dopo che diversi precedenti tentativi erano falliti, l’ultimo la scorsa settimana. L’ennesimo segnale di un forcing sempre più aggressivo sull’Amministrazione Biden da parte dei Repubblicani galvanizzati dal ritorno in auge di Donald Trump, dato dai sondaggi in pole position per le presidenziali di novembre. È la prima volta da 150 anni che la Camera mette in stato d’accusa un membro del gabinetto del presidente. La procedura d’impeachment ha di fatto ben poche chance di andare in porto, considerato che in Senato – che dovrà esaminarla – i Democratici controllano la maggioranza dei voti (e tra gli stessi Repubblicani non tutti sono persuasi della linea dura ispirata da Trump). Ma il voto di ieri sera dimostra quanto i Repubblicani intendano spingere – tra l’altro – sul tasto dell’«emergenza immigrazione» per mettere all’angolo nei prossimi mesi Joe Biden.


La pressione dei Repubblicani e l’ira di Biden

L’offensiva trumpiana mette nel mirino Mayorkas, egli stesso di origine centroamericana (è originario di Cuba), per l’afflusso record di migranti dal confine sud con il Messico dal 2021, che ha messo sotto pressione negli ultimi mesi città e Stati guidati anche da governatori democratici. Un sondaggio Ipsos per Reuters condotto a gennaio indica d’altra parte come la questione sia la seconda che più preoccupa gli elettori americani, dopo l’economia – nonostante nel primo mese di quest’anno il numero di attraversamenti illegali dal confine sud sia calato del 50%. «La storia non ricorderà bene i Repubblicani della Camera per il loro atto di partigianeria incostituzionale che ha preso di mira un onorevole servitore pubblico per i loro piccoli giochetti politici», ha reagito con sdegno Joe Biden, ricordando al partito avverso la vera priorità cui dovrebbero dedicarsi: far passare senza indugio il pacchetto di aiuti militari agli alleati internazionali – Ucraina, ma anche Israele e Taiwan – il cui destino alla Camera è appeso a un filo dopo il via libera del Senato.


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