Ginnastica, l’ex allenatrice Stefania Fogliata patteggia una condanna a 2 anni per i maltrattamenti alle baby atlete

Già squalificata per un anno dal Tribunale federale, l’ex allenatrice ha lasciato il mondo della ginnastica. Ha risarcito le vittime e ha inviato loro una lettera di scuse

L’ex allenatrice di ginnastica ritmica, Stefania Fogliata, ha patteggiato una condanna a due anni con sospensione della pena, ma con l’obbligo di sottoporsi a un percorso riabilitativo. Lo scorso 18 ottobre, la gup di Brescia Federica Brugnara aveva rigettato la richiesta di patteggiamento a un anno, 10 mesi e 15 giorni. Si chiude il caso dell’allenatrice a un anno mezzo dalle prime denunce di 11 ginnaste che l’avevano accusata di maltrattamenti aggravati anche ai danni di alcune atlete tra i 10 e 14 anni subite dal 2017 all’accademia Nemesi di Calcinato, fondata dalla stessa Fogliata. La 32enne era già stata squalificata per un anno dal Tribunale federale della Federginnastica. Per le vittime il gip ha riconosciuto una provvisionale di 2.500 euro. A ognuna di loro, l’allenatrice aveva inviato una lunga lettera di scuse. Il gip aveva definito il comportamento dell’allenatrice «un quotidiano stillicidio di improperi e umiliazioni» a cui «si sono sommate le percosse». Secondo il giudice, Fogliata «ha saputo dosare vessazioni e complimenti, così da creare non solo soggezione, ma un vero e proprio condizionamento psicologico», che aveva trasformato le atlete «in automi», con un modus operandi «oppressivo e abusante».


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