Gaza, l’accordo per una tregua sembra più vicino. Gli Stati Uniti: «Israele ha più o meno accettato, ora tocca a Hamas»

La rivelazione di un alto funzionario della Casa Bianca durante una telefonata con i giornalisti. E intanto continua la polemica sulla strage di palestinesi attorno al camion di aiuti umanitari

Israele «ha più o meno accettato l’accordo per una tregua a Gaza dei sei settimane» e «la palla ora è nel campo di Hamas». A dirlo è un alto funzionario della Casa Bianca, nel corso di una telefonata con un ristretto gruppo di giornalisti, come riferisce Politico. Oggi gli Stati Uniti hanno dato il via al lancio di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza tramite alcuni aerei militari. Nel pomeriggio, tre C-130 dell’aviazione a stelle e strisce hanno paracadutato sull’enclave palestinese 66 pacchi contenenti all’incirca 38mila pasti. L’alto funzionario americano ha definito quest’azione «un successo» e «un importante banco di prova per dimostrare che possiamo farlo di nuovo nei prossimi giorni e nelle prossime settimane». L’intenzione del presidente Joe Biden è di aumentare sensibilmente la frequenza di queste azioni, con la possibilità di agire non più solo via cielo ma anche via mare. «La quantità di aiuti che arrivano a Gaza non è nemmeno lontanamente sufficiente e continueremo a fare ogni sforzo possibile per aumentarla», ha scritto il presidente americano in un post su X.


La polemica sulla «strage della disperazione»

Mentre vanno avanti i tentativi di arrivare a un accordo per la tregua, tra Hamas e Israele continua il rimpallo di accuse in merito all’episodio in cui sono morti oltre 100 palestinesi che si erano radunati attorno a un camion in attesa di ricevere aiuti umanitari a Gaza. Oggi Daniel Hagari, portavoce militare dell’esercito di Tel Aviv, ha definito «del tutto infondate» le affermazioni secondo cui sarebbero stati i soldati israeliani ad attaccare intenzionalmente il convoglio e uccidere le persone. «Disponiamo di tutto il materiale di cui abbiamo bisogno per esaurire le indagini e chiarire la verità. I risultati verranno poi presentati», ha annunciato Hagari. Tel Aviv insiste nel dire che le oltre 100 vittime sono dovute alla ressa che si è creata attorno al camion di aiuti. Ma secondo alcuni giornalisti presenti sul posto, così come diverse testate internazionali, sarebbero stati proprio alcuni spari dell’esercito israeliano a creare il panico e, di conseguenza, la ressa che ha portato alla tragedia.


Foto di copertina: EPA/Mohammed Saber | Una bambina osserva ciò che resta della moschea Al Bokhari dopo un raid aereo israeliano (Deir Al Balah, Striscia di Gaza, 2 marzo 2024)

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