Il Discorso sullo Stato dell’Unione di Biden e il controcanto in diretta di Trump: «Sei un pericolo per la democrazia»

Il presidente all’attacco: da lui risentimento, vendetta e punizione. La risposta su Truth, che va down per i troppi accessi

«La mia vita mi ha insegnato ad abbracciare i valori fondamentali che hanno definito l’America: onestà, decenza, dignità, uguaglianza. Per rispettare tutti. Per dare a tutti una possibilità giusta. E non dare all’odio un porto sicuro. Ora alcune persone della mia età vedono una storia diversa: una storia americana di risentimento, vendetta e punizione. Quello non sono io». Il suo forse ultimo Discorso sullo Stato dell’Unione Joe Biden lo ha cominciato evocando il fantasma di Donald Trump. Senza nominarlo mai. Ma il tycoon, nonostante alcuni problemi tecnici, è riuscito a commentare il discorso sul suo social media Truth. E ad attaccarlo con una serie di post su Medio Oriente e immigrazione: «È colpa sua se il Medio Oriente sta esplodendo. E vuole far entrare 5 mila immigrati al giorno».


La cerimonia

«Mi sento bene», dice il presidente quando arriva a Capitol. Gli applausi dei democratici e del pubblico lo salutano all’ingresso, mentre la first lady Jill è accompagnata dai membri del governo. Ma tra la folla c’è anche chi indossa il cappellino rosso con la scritta Maga. Alle sue spalle durante l’intervento lo speaker della Camera Mike Johnson e la vicepresidente Kamala Harris. La cerimonia in lieve ritardo fa subito sbottare Trump: «Molto irrispettoso», dice su Truth. Intanto i Democratici cantano «Ancora 4 anni», tifando per il bis del presidente. Che esordisce accusando proprio Trump di volersi «sottomettere a Putin». Ribadendo che con lui invece la Nato è più forte. Intanto Truth va down, forse per i troppi accessi. «Ops, qualcosa è andato storto», è il messaggio che compare sull’app e sugli schermi.


Il bilancio e i migranti

Intanto Biden chiede ai repubblicani al Congresso di sbloccare la legge di bilancio che comprende fondi per le frontiere, gli aiuti all’Ucraina e ad Israele. «So che il mio predecessore chiama i deputati chiedendo loro di non approvare la misura», ha dichiarato il presidente nel discorso sullo Stato dell’Unione attaccando l’avversario. «Ma se mi sta guardando ora, la smetta di fare giochetti e si unisca a me nel chiedere al Congresso di sbloccare la legge. Possiamo farlo insieme», ha concluso sottolineando che «non demonizzerà i migranti accusandoli di ‘avvelenare il sangue del nostro Paese’». Il presidente proclama la necessità di «bandire le armi d’assalto» e di «sconfiggere l’Nra», ovvero la lobby delle armi. Un altro nemico nell’elenco è la Cina. Anche se precisa che vuole la competizione e non il conflitto.

L’età e le idee

«Il problema non è la nostra età ma quella delle nostre idee», dice poi. Attaccando Trump che «ha la mia stessa età ma vede le cose in modo diverso». Promette di ristabilire il diritto all’aborto e di riportare a casa i prigionieri americani. Giura di difendere la fecondazione assistita mentre dà il benvenuto alla Svezia nella Nato. Manca anche un abbraccio a distanza al leader dei metalmeccaici Shawn Fain. Non fa gaffe, ma ha un paio di incertezze. Ma il piatto forte sono gli annunci. Come quando ribadisce che gli Usa «non andranno via dall’Ucraina», mentre Kiev «potrà battere la Russia solo con le nostre armi».

Il controcanto

Trump intanto si dà al controcanto. Replicando colpo su colpo alle stilettate del presidente: «È pieno di odio, vuole l’invasione dei migranti», scrive. «Ha fatto arricchire l’Iran, che con me non vedeva un dollaro», dice sulla crisi in Medio Oriente. «Non ha fatto nulla per Israele a paragone con me», aggiunge. «È una minaccia per la democrazia, è colpa sua se la regione sta esplodendo», fa sapere. Il suo discorso «è stato pieno di rabbia, polarizzante e pieno di odio. Ha appena menzionato l’immigrazione, o il peggior confine nella storia del mondo. Non risolverà mai l’immigrazione, né vuole farlo. Vuole che il nostro Paese sia inondato di migranti. La criminalità aumenterà a livelli mai visti prima e sta accadendo molto rapidamente!», conclude. In attesa della sfida finale.

Foto copertina da: El Pais

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