Campania, manifesti della Regione contro il governo Meloni sulla sanità. Noi consumatori: «Scrivono il falso allarmando la popolazione»

Angelo Pisani, presidente di noiconsumatori.it., chiede inoltre: «Con quali soldi sono stati pagati tutti questi manifesti, questa propaganda politica?»

«Il governo Meloni chiude i pronto-soccorsi: nessun medico, nessuna decisione per aumentare il personale sanitario. Ancora numero chiuso a medicina, ancora tetti di spesa per personale e privato convenzionato». Questo è quanto si legge in un manifesto targato Regione Campania, che ha suscitato l’ira dell’avvocato Angelo Pisani, presidente di noiconsumatori.it. «C’è un serio pericolo in atto, o è propaganda politica? Chi ha distrutto la sanità in Campania, che è competenza esclusiva della Regione?», chiede Pisani. E ancora, affonda: «Con quali soldi sono stati pagati tutti questi manifesti, questa propaganda politica, tra l’altro tesa ad istigare depressione ed ansia, oltre ad essere gravemente pregiudizievole e pericolosa, soprattutto per la paura che provoca in cittadini già deboli o cagionevoli i quali, leggendo quelle scritte a caratteri cubitali, perdono anche ogni speranza per la loro salute?».


«Soldi pubblici»

«La Regione Campania, che per legge detiene le competenze e le responsabilità sulla sanità pubblica, sta giocando una battaglia politica, forse per far pressione e ricevere altri finanziamenti», aggiunge Pisani. A suo dire, è indispensabile «che le autorità competenti valutino ed accertino ogni responsabilità a tutela dei diritti dei cittadini e, soprattutto, che la procura della Corte dei conti controlli come vengono utilizzati e spesi i soldi dei cittadini».


«Politicamente indecente»

Conclude definendo la campagna di affissioni «politicamente indecente, una vergogna sulla pelle dei cittadini. Io stesso vedo questi manifesti e perdo fiducia. Tra l’altro è anche un invito a rivolgersi ai centri privati, rivolta alla povera gente, che deve fare debiti o finisce in mano agli usurai per curarsi, perché legge che nel pubblico non c’è speranza…». Chiede, infine, «alla Prefettura come alla magistratura un immediato sequestro dei cartelloni, che diffondono false notizie e idee del tutto fuorvianti rispetto a una situazione purtroppo già tragica, come quella della Sanità, in cui la regione stessa ha esclusiva competenza».

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