Ucraina, Papa Francesco e il caso della bandiera bianca: «La parola negoziare è coraggiosa». Le precisazioni della Sala Stampa Vaticana: «Per lui il negoziato non è mai una resa» – Il video

Il Pontefice alla Radiotelevisione svizzera è intervenuto sul conflitto russo ucraino e sulla guerra di Gaza: «Guardiamo la storia, le guerre che abbiamo vissuto, tutte finiscono con l’accordo»

Alla fine, dopo diversi minuti arriva una precisazione della Sala Stampa vaticana in merito alle parole di Papa Francesco in una intervista con la Radiotelevisione svizzera. Durante l’intervista il Pontefice era intervenuto sul conflitto in Ucraina invitando a negoziare. «È più forte chi vede la situazione – ha sottolineato – chi pensa al popolo, chi ha il coraggio della bandiera bianca, di negoziare. Oggi si può negoziare con l’aiuto delle potenze internazionali. La parola negoziare è coraggiosa. Quando vedi che sei sconfitto, che le cose non vanno, occorre avere il coraggio di negoziare. Hai vergogna, ma con quante morti finirà? Negoziare in tempo, cercare qualche paese che faccia da mediatore. Nella guerra in Ucraina, ce ne sono tanti. La Turchia, si è offerta. E altri. Non abbiate vergogna di negoziare prima che la cosa sia peggiore». Un concetto però che poteva esser facilmente frainteso come una possibile resa nei confronti di Vladimir Putin. A tal proposito è intervenuta la Sala Stampa Vaticana, attraverso le parole del direttore Matteo Bruni: «Il Papa usa il termine bandiera bianca, e risponde riprendendo l’immagine proposta dall’intervistatore, per indicare con essa la cessazione delle ostilità, la tregua raggiunta con il coraggio del negoziato. Altrove nell’intervista, parlando di un’altra situazione di conflitto, ma riferendosi a ogni situazione di guerra, il Papa ha affermato chiaramente: ‘il negoziato non è mai una resa’».


Qui i tre minuti pubblicati oggi dal Tg RSI, l’intervista completa andrà in onda il prossimo 20 marzo, sempre per la tv svizzera.


Le parole del Papa su Gaza

Il Pontefice è intervenuto sia sul conflitto russo ucraino che su quello tra Israele e Hamas che vede l’esercito israeliano impegnato sulla striscia di Gaza. «Tutti i giorni alle sette del pomeriggio chiamo la parrocchia di Gaza. Seicento persone vivono lì e raccontano cosa vedono: è una guerra. E la guerra la fanno due, non uno. Gli irresponsabili sono questi due che fanno la guerra. Poi non c’è solo la guerra militare, c’è la ‘guerra-guerrigliera’, diciamo così, di Hamas, un movimento che non è un esercito. È una brutta cosa», ha detto Papa Francesco. Alla domanda se però non si debba perdere la speranza di provare a mediare, risponde: «Guardiamo la storia, le guerre che abbiamo vissuto, tutte finiscono con l’accordo».

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