I voti da M5s e Terzo Polo: così il centrodestra ha vinto in Abruzzo

Marsilio ha attratto il 10% dei voti grillini e il 15% degli elettori di Renzi e Calenda

317 mila voti, circa 18 mila voti in più rispetto alle elezioni politiche del 2022. Mentre gli avversari si fermano a quota 263 mila. In calo rispetto ai 290 mila di due anni fa, quando però correvano separati. Per il centrodestra la vittoria in Abruzzo non significa soltanto un sospiro di sollievo rispetto alla Sardegna. Ma c’è la capacità di attrarre i voti in fuga dal Movimento 5 Stelle e dal Terzo Polo. Ovvero Azione, Italia Viva e +Europa. E così, mentre Elly Schlein è costretta a rinnovare al buio la fiducia al Campo Larghissimo, Giorgia Meloni può esultare a Palazzo Chigi: nessuno scossone al governo dalle elezioni regionali, dove la coalizione ha dimostrato di sapere ancora vincere. E un Matteo Salvini in chiara difficoltà, cosa che alla premier non dispiace affatto.


I flussi di voti

Oggi il Corriere della Sera pubblica un’analisi dei flussi di voti in entrata e in uscita dalle due coalizioni. Avvertendo che domenica ha influito anche il calo dell’affluenza, ovvero proprio quello su cui contavano il centrosinistra e il suo candidato Luciano D’Amico. «Il centrosinistra ha perso pezzi», spiega Salvatore Vassallo dell’Istituto Cattaneo al quotidiano. Non solo per il tradizionale calo del M5s alle elezioni regionali. Anche e soprattutto per altre componenti del centrosinistra che hanno guardato a destra. Forse proprio a causa del candidato unitario e del Campo Larghissimo. «Gli indiziati principali sono Azione e Italia Viva», avverte l’esperto. E lo confermano anche i dati degli exit poll di Antonio Noto in onda su Rete8: Marsilio non solo è riuscito a tenere in buona parte gli elettori del 2022. Ha attirato anche il 10% di chi due anni fa aveva votato i grillini.


M5s e Terzo Polo

E il 15% degli ex elettori di Azione, Italia Viva e +Europa. Il bottino è stimato intorno ai 20 mila voti. Che in una vittoria arrivata per 55 mila non possono non essere pesati. Fratelli d’Italia poi si conferma il partito più votato in regione: 140 mila preferenze, 100 mila in più rispetto al 2019 (ma era un’altra epoca: quella dell’ascesa di Salvini), con 33 mila voti in meno che alle politiche ma a causa della concorrenza della lista di Marsilio. E quasi il doppio dei voti della Lega. Infine, il dato geografico che emerge dalle mappe di Youtrend: Marsilio ha vinto a L’Aquila e a Chieti, mentre D’Amico ha portato a casa più voti a Pescara e Teramo. La sorpresa è che a ribaltare il risultato è stata la provincia: D’Amico infatti ha vinto di un soffio la corsa delle preferenze in città. Un dato che conferma che la forza del centrodestra risiede soprattutto nei piccoli centri.

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