Bologna, il rapper Medy Cartier finisce in carcere: revocato l’affidamento in prova ai servizi sociali

Nel 2022 è stato condannato a 5 mesi e 20 giorni per rapina e lesioni personali. Poche settimane fa, la denuncia dell’ex fidanzata per stalking

È finito in carcere il rapper Medy Cartier, all’anagrafe El Marbouh El Mehdi. Ieri, martedì 12 marzo, gli agenti della squadra mobile di Bologna hanno eseguito l’ordine di carcerazione nei confronti del 22enne, che è stato portato così alla casa circondariale “Rocco D’Amato” di Bologna. Nel 2022, il rapper è stato condannato a 5 mesi e 20 giorni di carcere per rapina e lesioni personali. Due reati commessi quando era ancora minorenne. In un primo momento, Medy Cartier è stato affidato in prova ai servizi sociali e poche settimane fa è stato oggetto di una misura cautelare per evitare che si avvicinasse alla sua ex fidanzata. Ieri il Tribunale di sorveglianza si è espresso sul suo caso e ha deciso che il rapper deve scontare la pena in carcere.


È stata accolta dunque la revoca dell’affidamento in prova, avanzata dalla procura dopo alcune vicende che negli ultimi mesi avevano visto protagonista il rapper bolognese. Tra queste c’è sicuramente il concerto non autorizzato dello scorso dicembre al Centro commerciale Gran Reno di Casalecchio. Una serata che si era conclusa con una maxi-rissa e una persona accoltellata. Nelle settimane successive, Medy Cartier è stato sorpreso anche a guidare senza patente. Lo scorso febbraio, poi, è arrivata la denuncia per stalking da parte dell’ex fidanzata, un’influencer romana, a seguito della quale il rapper è stato costretto a indossare un braccialetto elettronico e rispettare un divieto di avvicinamento.


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