L’Antitrust sanziona TikTok per 10 milioni di euro: «Inadeguati i controlli sui contenuti e la tutela dei minori»

La multa dell’Agcm a tre società del gruppo cinese Bytedance Ltd: non sarebbero state fatte rispettare le Linee guida della piattaforma social

L’Antitrust ha comminato una sanzione di 10 milioni di euro a tre società del gruppo cinese Bytedance Ltd, che possiede TikTok. L’Autorità garante della concorrenza e del mercato, al termine della sua istruttoria, avrebbe accertato come «risultano inadeguati i controlli della società sui contenuti che circolano sulla piattaforma» social, popolarissima tra i più giovani, «in particolare quelli che possono minacciare la sicurezza di soggetti minori e vulnerabili». Secondo l’Agcm, «questi contenuti vengono sistematicamente riproposti agli utenti a seguito della loro profilazione algoritmica, stimolando un uso sempre crescente del social network». Più volte in passato il gruppo è stato criticato per la gestione e il controllo dei contenuti, soprattutto in concomitanza alla diffusione di alcune challenge potenzialmente pericolose, come quelle sulla cicatrice francese e sulla patatina super piccante. La società si è sempre difesa sostenendo di esser intervenuta tempestivamente in ogni caso, segnalando e rimuovendo i contenuti potenzialmente nocivi. Di diverso avviso l’istruttoria dell’Agcm. Come si legge in una nota, l’Autorità ha «accertato la responsabilità di TikTok nella diffusione di contenuti suscettibili di minacciare la sicurezza psico-fisica degli utenti, specialmente se minori e vulnerabili». La piattaforma non avrebbe assunto «misure adeguate ad evitare la diffusione di tali contenuti, non rispettando pienamente le Linee Guida di cui si è dotata e che ha reso note ai consumatori rassicurandoli che la piattaforma è uno spazio sicuro». Secondo Agcm, le Linee Guida dovrebbero essere applicate con maggior sensibilità alla «specifica vulnerabilità degli adolescenti, caratterizzata da peculiari meccanismi cognitivi dai quali derivano, ad esempio, la difficoltà a distinguere la realtà dalla finzione e la tendenza ad emulare comportamenti di gruppo». L’Autorità punta poi il dito sulle sezioni Per Te e Seguiti, alimentate dalla «profilazione algoritimica dell’utenza», che ha «l’obiettivo di aumentare le interazioni tra utenti e il tempo speso sulla piattaforma così da accrescere la redditività degli introiti pubblicitari». A causa di ciò, vi è un «indebito condizionamento degli utenti che vengono stimolati ad adoperare sempre di più la piattaforma che seleziona costantemente quali video destinare a ciascun consumatore». La società ha replicato attraverso un suo portavoce: «Siamo in disaccordo con questa decisione. Il contenuto legato alla cosiddetta “cicatrice francese” registrava una media giornaliera di soltanto 100 ricerche al giorno in Italia prima che l’Agcm annunciasse l’avvio delle indagini l’anno scorso. Da tempo abbiamo ridotto la visibilità di tali contenuti agli utenti di età inferiore ai 18 anni, escludendoli anche dalla pagina dei Per Te».


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