Elezioni europee, il sondaggio Ipsos: Meloni al 27%, Pd e M5s inseguono a distanza. In Francia vola l’estrema destra

I due partiti di opposizione sono dati rispettivamente al 19% e al 17%, Lega e Forza Italia entrambe all’8%. Secondo i dati, Ppe e Renew Europe dovrebbero riottenere la maggioranza all’Eurocamera

Sembra proprio che Meloni potrà considerare una vittoria le prossime elezioni europee. L’8 e 9 giugno 2024 i cittadini dell’Ue sono chiamati alle urne nei rispettivi Paesi per rinnovare il Parlamento europeo. E la premier italiana oggi – 19 marzo – ha fissato l’asticella al 26 per cento per Fratelli d’Italia: «Per me sarebbe una vittoria confermare il risultato che mi ha portato al governo», ha detto in un’intervista ad Agorà. Secondo il sondaggio Ipsos realizzato in esclusiva per Euronews, Fratelli d’Italia otterrà il 27 per cento, distanziando agevolmente gli avversari. Il Partito democratico di Elly Schein si fermerà un punto sotto al 20%, inseguito dal Movimento 5 Stelle di poco sopora al 17%. Appaiati all’8% gli altri due partiti di maggioranza, Lega e Forza Italia. L’unico altro partito che supererà la soglia di sbarramento, secondo la proiezione Ipsos, è Alleanza Verdi-Sinistra, mentre Italia Viva, Azione e +Europa dovrebbero rimanere fuori dall’Europarlamento. FdI esprimerà quindi 24 europarlamentari, Pd 17 e 5 Stelle 16, poi 7 a teta per Forza Italia e Lega e 4 per Avs.


Le destre avanzano in Europa

Ma cosa dicono i dati rispetto agli altri Paesi? Il risultato più netto, se confermato, è quello di Rassemblement national che fu di Marine Le Pen, ora guidato da Jordan Bardella. Il partito di estrema destra è dato al 30,7%, in crescita di oltre 7 punti percentuali rispetto a cinque anni fa, mentre Ensamble! del presidente Macron si ferma al 18%. Torna il sorriso ai Socialisti, considerati terzo partito, che con il 12 per cento dei voti otterrebbero il loro miglior risultato alle europee dal 2014. A seguire, tra l’8 e il 7%, troviamo i Verdi, i Repubblicani e La France Insoumise. In Germania sono in testa CDU-CSU, con il 29% delle preferenze, mentre crolla il partito del cancelliere Scholz, che alle elezioni federali aveva ottenuto il 25%. A giugno, secondo Ipsos, si fermerà al 17%, appena 1 punto percentuale sopra gli estremisti di destra dell’Afd, appaiati con i Verdi. In Polonia sorride il partito del neo presidente Donald Tusk. Nel 2019 il partito Diritto e giustizia (PiS) ottenne il 45% dei seggi, mentre secondo il sondaggio la coalizione civica KO di Tusk si imporrà come primo partito al 31,2%, inseguito da PiS al 29,2%. Più indietro l’altro alleato di governo, la Terza Via, che otterrà il 16,5%.


La nuova maggioranza

Più in generale, è l’analisi di Euronews sui sondaggi Stato per Stato dei Paesi membri dell’Unione, vi sarà un’avanzata dei partiti di estrema destra e ultraconservatori, che potrebbero ottenere per la prima volta un quinto dei seggi totali. Anche i partiti di centrodestra guadagneranno punti, e seggi: «Se il partito Fidesz di Viktor Orban sarà accettato dal gruppo dei Conservatori e Riformisti europei, composto dai suoi alleati Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni e il partito polacco PiS, potrebbe raggiungere un accordo con il Ppe», spiega Euronews. Ciononostante, secondo i dati a meno di tre mesi dal voto, la maggioranza più stabile che potrebbe formarsi all’Eurocamera sarà ancora una volta quella tra il Partito popolare europeo (Ppe), di centrodestra, e Renew Europe che include socialisti, democratici e liberal-democratici, la stessa che c’è stata in questi ultimi cinque anni: manterrebbero 398 seggi su 720 totali.

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