Dalla politica ai fornelli, andata e ritorno. Riecco Barbara Saltamartini: «Con la Lega ho chiuso, aiuto il partito di Meloni»

L’ex deputata del Carroccio nel 2023 ha deciso di cambiare vita e aprire un bistrot a Terni, sulla scia di molti parlamentari dell’era giallo-verde. A Open comunica però che ha trovato una nuova casa politica, e non esclude un ritorno effettivo

Barbara Saltamartini ha trascorso tutta la sua vita tra i palazzi della politica. Gli esordi, da ragazza, nel Movimento sociale italiano. Poi il passaggio in Alleanza nazionale, con la Svolta di Fiuggi. La gavetta nell’organizzazione giovanile del partito e nel consiglio provinciale di Roma, poi il salto in Parlamento, a 35 anni. È stata deputata per tre legislature e presidente della decima commissione. La parabola partitica l’ha vista approdare nel Popolo della Libertà, nel Nuovo Centrodestra e, infine, nella Lega. Nel 2022, ha mancato il quarto mandato a Montecitorio e, poco dopo, ha rotto con il partito di Matteo Salvini. La scorsa estate, nella città di Terni per la quale era stata commissaria leghista, Come lei, altri esponenti della stagione gialloverde hanno deciso di lanciarsi nella ristorazione. Si tratta dell’ex sottosegretario al ministero dei Trasporti Michele Dell’Orco, che alle politiche del 2022 non è stato eletto nelle file grilline. A Roma, in società con la sorella di Giuseppe Brescia, compagno di partito ed ex presidente della commissione Affari costituzionali, ha dato vita al Flamingo Club & Restaurant.


Il primo governo Conte – sarà certamente una coincidenza – ha seminato nei suoi esponenti la passione per i fornelli. Lontana dai palazzi, nella capoluogo di provincia umbro, Saltamartini racconta a Open la sua «nuova sfida quotidiana». Dopo 25 anni di attività, nel 2020, il Caffè Bugatti aveva abbassato la saracinesca per l’ultima volta. L’ex portavoce del Nuovo centrodestra di Alfano ha deciso di restituire a via Fratini il suo storico locale. «Sono felice e non lo nascondo. Certo, è una sfida quotidiana che richiede una presenza continua, anche quando il locale è chiuso al pubblico. Ma l’impegno è decisamente raddoppiato rispetto a mi occupavo solo di politica».


La frecciatina all’amministrazione Bandecchi

Saltamartini, che ha inaugurato il locale il 5 luglio 2023, è soddisfatta anche per essere riuscita a rianimare una via di Terni che, dopo le chiusure di svariate attività, si era desertificata. «Oltre al piacere della ristorazione, sono contenta del contributo che abbiamo offerto per riattivare una parte di Terni dimenticata, che in realtà è bellissima». Il sindaco Stefano Bandecchi e l’amministrazione si sono congratulati per l’operazione? «Non c’è stato interesse da parte loro, anzi: non hanno previsto nemmeno la nettezza urbana di via Fratini e siamo costretti a pulirla noi. Per fortuna, i cittadini si sono resi conto dello sforzo, lo apprezzano, e noi siamo contenti di abbellire questa strada con le nostre risorse».

L’ingresso in Fratelli d’Italia: «Do volentieri una mano a Giorgia»

Per Saltamartini quella del Bogart è la prima esperienza nella ristorazione. La politica, ad ogni modo, resta la sua grande passione: «Continuo a osservarla da lontano». Ma a Open comunica, in realtà, che dopo non aver rinnovato la tessera con la Lega ha trovato una nuova casa. Un ritorno alle origini: «Sono iscritta a Fratelli d’Italia dal mese di dicembre 2023. Ho partecipato al congresso locale del partito e, nei limiti del tempo a disposizione, offro il mio contributo». Dalle parole appassionate di Saltamartini emerge il sospetto che la politica attiva, presto, la rifagociterà. Sono previste candidature? «Se posso dare una mano a un partito, la do volentieri a quello di Giorgia (Meloni, ndr)». Assicura, tuttavia, che non la vedremo in lista alle imminenti elezioni europee: «Lo escludo, è ancora troppo presto».

La stagione leghista «è chiusa»

Con la Lega, invece, «il discorso è chiuso». Nessun contatto politico con il Carroccio, dunque, solo delle amicizie personali con i suoi ex colleghi di partito. «E da donna di centrodestra mi fa piacere quando le forze del nostro campo si alleano per vincere le elezioni». Il pensiero imminente, però, è sempre diretto al suo Bogart. Il punto di forza del suo locale? «Faccio fatica a scegliere un piatto. Sicuramente la carbonara e gli gnocchetti. Abbiamo una punta di romanità che non fa mai male e i nostri cocktail sono imbattibili. Però ecco, la vera peculiarità è aver reso di nuovo via Fratini un punto di ritrovo per amici. Sono arrivati tantissimi giovani: tra un piatto e l’altro, spesso, mi fanno domande sulla mia esperienze da parlamentare. Sono curiosi, si parla di politica ed è bellissimo vederli così interessati alla cosa pubblica».

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