Luis Rubiales a processo per il bacio “rubato” alla calciatrice Jenni Hermoso, che cosa rischia l’ex capo della Federcalcio spagnola


Inizierà domani, lunedì 3 febbraio, il processo a carico di Luis Rubiales, ex presidente della Federcalcio spagnola, per il bacio “rubato” a Jennifer Hermoso, capitana della nazionale femminile spagnola, dopo la conquista del Mondiale di Sidney il 20 agosto 2023. Il caso è finito sul tavolo della sezione penale del tribunale dell’Audiencia Nacional e domani si terrà la prima udienza con Rubiales che siederà dietro il banco degli imputati. I reati di cui è accusato sono due: aggressione sessuale e intimidazioni, sia alla stessa Hermoso che al suo entourage. La procura ha chiesto nei suoi confronti una condanna a due anni e mezzo di carcere.
Il bacio “proibito” e la rivolta delle calciatrici
I fatti che saranno discussi da domani nell’aula del tribunale risalgono al 20 agosto 2023 e, oltre ad aver creato scalpore a livello internazionale, hanno dato vita a una rivoluzione interna al calcio femminile iberico. I presunti reati sono stati ripresi in diretta dalle telecamere di tutto il mondo: durante la cerimonia di premiazione sulla tribuna dello stadio di Sidney, a due metri dalla regina di Spagna Letizia e dell’Infanta Sofia, Luis Rubiales prima si sistema i genitali per celebrare la vittoria della Roja femminile e poi afferra con le mani la testa di Hermoso per baciarla bruscamente sulla bocca. Per quel bacio forzato e non corrisposto, Rubiales è stato inibito dalla Fifa per tre anni. Hermoso dichiarò di essere stata vittima di «un atto sessista, inappropriato e senza consenso né accettazione». L’ex presidente della Federcalcio provò a restare al proprio posto, ma alla fine si dimise dall’incarico, spinto anche dalla gran parte delle calciatrici della Rioja, che annunciarono l’intenzione di disertare le convocazioni in Nazionale se non ci fosse stata una svolta all’interno della Federazione.
Gli altri tre imputati
Con l’ex presidente della Rfef andranno alla sbarra altri tre imputati: Jorge Vilda, allenatore della nazionale femminile dal 2015 al 2023, Ruben Rivera, direttore di marketing della Rfef, e Albert Luque, direttore sportivo della selezione. Tutti e tre sono accusati di intimidazioni nei confronti di Hermoso e del suo entourage con l’obiettivo di indurla a fare dichiarazioni pubbliche a favore di Rubiales e giustificare il bacio ricevuto contro la sua volontà. Per loro, la pubblica accusa chiede condanne a un anno e mezzo di carcere e 100mila euro di danni. La prima a comparire in aula, già domani, sarà proprio Jenni Hermoso, che sarà interrogata in veste di testimone.
Foto copertina: Il bacio tra Luis Rubiales e Jenni Hermoso dopo la finale dei Mondiali femminili di calcio