Eurovision 2025, Svezia e Austria favorite, l’Italia parte in salita. Nessuno punta su Tommy Cash


Secondo tutte le principali agenzie di scommesse, saranno Svezia, Austria e Francia a giocarsi la vittoria dell’Eurovision Song Contest 2025, che si aprirà con la prima semifinale domani sera a Basilea (diretta prime time su RaiDue). La quota data alla vittoria dei Kaj con Bara Badu Bastu orbita intorno a 2,00, mentre sale a 3,50 la vittoria del cantautore austriaco JJ con Wasted Love. Completa il podio la cantante francese Louane, la sua canzone si intitola Maman, ma le quote in questo caso arrivano a toccare 12,00, quindi i bookmaker danno la vittoria discretamente remota. Decisamente remota invece quella dell’Italia, il nostro Lucio Corsi infatti è quotato tra 21,00 e addirittura 50,00, però attenzione, la nostra nazione è compresa nelle Big Five dell’Eurovision, che è una breve lista di nazioni (le altre sono Germania, Francia, Spagna e Regno Unito) che si sono guadagnate la finale automatica solo per il supporto dato all’European Broadcasting Union, l’ente organizzatore dell’evento e della messa in onda su scala mondiale. Vuol dire che il cantautore toscano, all’Eurovision dopo il secondo posto al Festival di Sanremo 2025 e la rinuncia di Olly, si esibirà, in qualità di ospite, già nella semifinale di martedì e, si sa, le esibizioni con conseguente reazione del pubblico, spesso fanno saltare il banco dei bookmakers. Quote leggermente più basse ma simili anche per Gabry Ponte, il dj in gara per San Marino con Tutta l’Italia, brano anche questo presentato al Festival di Sanremo 2025 ma scelto da Carlo Conti come sigla della kermesse, dato a 31,00, ma che dovrà guadagnarsi la finale sul campo martedì. Un po’ come un altro pezzo che l’Italia ha adottato come tormentone: Espresso macchiato, dell’estone Tommy Cash, che ha fatto proprio una sorta di campagna italiana, viaggiando di talk in talk, fino all’uscita venerdì di una versione del brano insieme a Tony Effe. Le sue quotazioni viaggiano più o meno sui livelli di Lucio Corsi: circa 21,00.
Classifica Spotify
Le quote dei bookmaker vanno però parzialmente in controtendenza rispetto ai numeri forniti da Spotify, che possiamo considerare come piattaforma termometro del mercato musicale a livello mondiale. Come è noto Eurovision non ha la stessa struttura di Sanremo, infatti si tratta di una gara tra brani già editi, cosa che ci permette oggi, alla vigilia, di capire quale sia stata la fruizione su Spotify per provare ad avere un’indicazione più tangibile. La top ten che abbiamo stilato conferma il successo della Svezia, Bara Badu Bastu dei Kaj è il brano più streammato arrivando quasi a 41 milioni di ascolti. Dalla seconda posizione in poi però le quote dei bookmakers cominciano ad essere fortemente in contrasto, perché in quello slot ci troviamo proprio il nostro Lucio Corsi e la sua Volevo essere un duro (quasi 39 milioni di stream). Gradino più basso del podio occupato invece dai Paesi Bassi (Claude, C’est La Vie), quotata dalle agenzie intorno ai 16,00, che su Spotify ha raccolto oltre 15 milioni di click. La top ten è completata proprio dagli altri due “italiani” in gara, Gabry Ponte con Tutta l’Italia (poco sotto i 15 milioni di ascolti) e Tommy Cash, fermo a 12 milioni di click. Ciò che sorprende è che la molto quotata Francia sta al nono posto di questa speciale classifica non toccando nemmeno i 6 milioni di ascolti, mentre l’Austria, data per favorita dopo la Svezia, si ritrova fuori dalla top ten con 5 milioni di stream.
Quanto sono utili questi calcoli?
A questo punto, prima di esultare sventolando il tricolore, c’è da fare una considerazione importante. Ogni brano ha una propria storia, quelli dell’Eurovision, che rappresentano non solo culture diverse ma anche (diremmo soprattutto) diversi mercati, ancora di più. Per esempio: non tutti i paesi del mondo hanno un evento come il Festival di Sanremo, che tecnicamente sarebbe un semplice concorso canoro, ma che, come sappiamo, poi si declina in mille ramificazioni riguardanti la nostra attualità, che per una settimana si blocca totalmente. Quindi è chiaro che gli stream di Volevo essere un duro, tutti sacrosanti, ci mancherebbe, sono comunque dopati da questa situazione. Sarà per esempio interessante capire quanto il tema del bullismo, affrontato con quella leggerezza quasi commovente, sarà assorbito dal pubblico mondiale, che avrà, su disposizione dello stesso Corsi, la traduzione sullo schermo durante l’esibizione. Così come quelli di Tutta l’Italia, non solo dovuti alla connessione con il Festival di Conti, ma anche al fatto che Gabry Ponte è un dj di fama mondiale, quindi è chiaro che qualsiasi sua produzione gode di un riflettore in più. Espresso macchiato, altra storia diversa, quella di un tormentone in piena regola. Così come anche la situazione politica, così centrale nella cronaca a livello internazionale, incide non poco sulle simpatie e, soprattutto, antipatie di chi poi vota da casa. Lo abbiamo visto ieri durante la parata dei concorrenti di apertura ESC. Poi, è chiaro, ci sarà un fattore determinante: l’effetto tv, quello che, tutto sommato, ha favorito anche il successo di Lucio Corsi a Sanremo. L’Eurovision si gioca in tv, i gol si segnano anche al televoto, ciò vuol dire che nessuno è in grado di stabilire con certezza a cosa il pubblico si potrebbe affezionare dopo le esibizioni, che potrebbero essere talmente potenti da colmare eventuali gap musicali. In fondo, la bellezza di eventi come l’Eurovision è anche basata su questi felici imprevisti.