L’IA di Musk è impazzita: Grok parla ovunque di “genocidio bianco”


Grok, l’intelligenza artificiale integrata da Elon Musk su X, sembra avere una strana ossessione nei confronti dell’ideologia dell’estrema destra americana riguardo il fantomatico “genocidio bianco” in Sudafrica. Lo ha notato il giornalista investigativo Aric Toler, che in un post ha raccolto diversi screenshot a dimostrazione di come Grok risponda ad argomenti totalmente scollegati citando la presunta persecuzione dei bianchi nel Paese d’origine di Elon Musk.
In diversi casi, Grok ha risposto a contenuti del tutto neutrali con affermazioni relative al cosiddetto “genocidio bianco”, la teoria del complotto secondo cui ci sarebbe in corso un piano sistematico per cancellare la popolazione bianca in Sudafrica. Nessuna di queste risposte sembra contestualizzata: il bot viene interpellato sotto un post sui cani randagi in Sudafrica, o su statistiche generiche, e inizia a parlare del “drastico calo della popolazione bianca”.

L’esperimento del “cucciolo”
Un esperimento svolto da Gizmodo ha generato non poche perplessità sul funzionamento dell’Intelligenza Artificiale di Elon Musk. Interpellando Grok sotto a un post del 2024 di Brian Stack, autore comico del Late Show con Stephen Colbert, dove condivideva la foto del suo cucciolo di cane con un testo del tutto innocuo («Buon #NationalPetDay a e da Holly, che abbiamo visto qualche mese fa con i suoi denti da cucciolo affilati come rasoi»), la cosiddetta “intelligenza artificiale” ha fornito una sua risposta sul fantomatico “genocidio bianco”.

La teoria del “genocidio bianco”
Il concetto di “genocidio bianco” nasce nei circuiti mentali della propaganda suprematista. In particolare, negli Stati Uniti e in Sudafrica, viene utilizzato per descrivere dinamiche demografiche legate alla fine dell’apartheid o all’aumento dell’immigrazione come parte di un presunto piano contro i bianchi.

La teoria del “genocidio bianco” in Sudafrica è priva di fondamento, come recentemente spiegato anche dai colleghi di Facta.news, più volte smontata da dati ufficiali e usata dai movimenti estremisti per giustificare razzismo, violenza e terrorismo.
Elon Musk e il “genocidio bianco”
Il fatto che Grok si sia espresso in maniera ossessiva sul fantomatico “genocidio bianco” dovrebbe far potrebbe riflettere su come venga allenata l’Intelligenza Artificiale. Non è la prima volta che il proprietario di X viene accusato di amplificare contenuti favorevoli all’estrema destra. Musk ha più volte condiviso post di influencer vicini al suprematismo, ha rilanciato bufale su George Soros e sostenuto campagne contro l’immigrazione.

Il “genocidio bianco” è una di queste teorie infondate, come dimostrato in un recente post del 22 marzo 2025: «Sono pochissime le persone a sapere che in Sudafrica esiste un importante partito politico che promuove attivamente il genocidio dei bianchi» (nota: Musk ha cambiato il suo nome in “gorklon rust”).

I post cancellati
A seguito della diffusione della notizia sull’ossessione di Grok, le risposte insensate sono state rimosse dalla piattaforma. Rimangono, tuttavia, le tracce e gli screenshot condivisi da numerosi utenti e giornalisti.