Ultras dell’Inter contro il club, l’ira sui biglietti “introvabili” per la finale di Champions League: «Per sponsor e parenti li trovate» – Il video
I tempi in cui bastava una chiamata al dirigente di turno per avere i biglietti delle partite – a San Siro e in trasferta – sono ormai lontani. Ora anche gli ultras dell’Inter sono costretti a mettersi in fila com tutti gli altri per sperare di poter andare a vedere la finale di Champions League contro il Paris Saint-Germain, in programma sabato 31 maggio a Monaco di Baviera. Nei giorni scorsi, scrive Luigi Ferrarella sul Corriere, il direttivo della Curva Nord ha dato mandato all’avvocato Mirko Perlin di scrivere una lettera al presidente dell’Inter Beppe Marotta, al questore Bruno Megale, al procuratore Marcello Viola e al presidente del Tribunale Fabio Roia. Il motivo? Fissare «un incontro urgente finalizzato a pianificare la trasferta per la finale di Champions League a Monaco di Baviera» e «valutare congiuntamente una soluzione che possa contemperare le esigenze di ciascun soggetto interessato».
La protesta degli ultras interisti
In occasione delle finali delle principali competizioni calcistiche, scrive l’avvocato degli ultras nerazzurri, «viene solitamente riservato un numero di biglietti ai tifosi delle curve, quale riconoscimento al supporto costante e incondizionato offerto durante tutta la stagione, sia in casa, in trasferta, attraverso coreografie, cori e una presenza sempre calorosa». Stavolta, però, l’Inter non avrebbe riservato una quota consistente di biglietti per la Curva Nord, probabilmente proprio a causa dei guai giudiziari emersi con l’inchiesta «Doppia curva» della procura di Milano.
La procedura per l’assegnazione dei biglietti
Per la finale di Champions League, l’Inter ha adottato una procedura per la distribuzione dei biglietti che dà la precedenza agli abbonati decennali. Ma questo criterio, si lamentano ora gli ultras nerazzurri, «appare non solo non premiante per i tifosi più assidui e fedeli, ma addirittura penalizzante, rendendo difficile, se non impossibile, la loro partecipazione all’evento». Ad oggi, scrive il Corriere, solo un numero esiguo di appartenenti alla Curva Nord ha ricevuto il codice dalla società per accedere all’acquisto dei biglietti. Ma con ogni probabilità si tratta di un numero ben inferiore a quanto speravano gli ultras.
La protesta sotto la sede del club
In questo clima, nel pomeriggio diverse centinaia di tifosi si sono riunite sotto la sede del club nerazzurro a Milano in segno di protesta. «Inter, mani legate? Ma a sponsor, parenti e agenzie i biglietti li date», recita uno dei due striscioni che gli ultras hanno srotolato davanti alla sede del club in viale della Liberazione, a Milano. Su un altro striscione si legge: «6 maggio: “il vostro sostegno è fondamentale”. Poi ci lasciate a casa in finale, questa ce la dovete spiegare». La richiesta rimane sempre la stessa: incontrare la società. Ma l’obiettivo ultimo è riuscire a strappare al club più biglietti per la finale del 31 maggio.