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Trump congeda Musk dalla Casa Bianca con due complimenti. Poi l’annuncio: «Tregua a Gaza oggi o domani» – I video

30 Maggio 2025 - 21:25 Cecilia Dardana
La conferenza stampa per la fine dell'incarico a capo del Doge del miliardario, definito dal presidente Usa «il migliore del mondo». Il gelo nello studio Ovale tra i due e le risposte di Trump ai giornalisti su Gaza a sull'Ucraina, ma anche su Harvard e sui dazi

«Elon è uno dei più grandi imprenditori al mondo». Lo ha detto Donald Trump nello Studio Ovale, in apertura della conferenza stampa per il saluto a Elon Musk. I due infatti, dopo un inizio idilliaco, hanno scoperto di avere vedute divergenti su diverse questioni. Non per questo il presidente americano non ha colto l’occasione per elogiare il lavoro del patron di Tesla al Doge, il Dipartimento dell’efficienza governativa creato per i massicci tagli alla spesa pubblica: «Ha scoperto migliaia di frodi, sono stati sprecati miliardi di dollari. Ha scoperto una spesa di 59 miliardi di dollari per stanze in hotel, borse di studio in Birmania, in Uganda». Il presidente ha annunciato che porterà questi casi in tribunale. E ha aggiunto che vuole che i tagli del Doge diventino definitivi: «Ma dovremo avere il permesso del Congresso» ha ammesso.

Il saluto a Musk

Musk è rimasto in piedi accanto al presidente nello Studio Ovale ascoltando Trump che ha proseguito: «Elon ha cambiato le cose, gli Usa erano un Paese morto, ora siamo il Paese migliore al mondo. Ma sono convinto che presto tornerà con noi». Elon Musk indossava una maglietta che imitava la grafica del «Padrino» («The dogefather» anzichè «The godfather»). «Tornerò presto in questo ufficio che è stato molto rinnovato, è molto bello, ha la maestosità che merita», ha esordito il manager. «La mia uscita non è la fine del Doge ma l’inizio. Continuerò a essere un consulente del presidente» ha poi concluso.

Il silenzio sulle droghe

Ma quando la parola è passata ai giornalisti, è stato chiesto a Musk del suo uso di sostanze stupefacenti. La replica ha di fatto eluso la domanda, Musk si è limitato ad attaccare il New York Times, autore della rivelazione: «Non è lo stesso giornale che ha riportato false notizie riguardanti il Russia-gate?», ha risposto irritato il miliardario. «Andiamo avanti», ha poi tagliato corto.

L’annuncio di Trump su Gaza e l’accusa ad Harvard

Il presidente americano ha poi colto l’occasione della conferenza per annunciare un possibile cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. Rispondendo alle domande dei giornalisti ha detto: «Siamo molto vicini. Lo sapremo oggi o forse domani». E a una domanda su Harvard ha risposto: «Vogliamo studenti stranieri ma non chi crea problemi». Il riferimento è naturalmente contenzioso legale tra la sua amministrazione e l’Università di Harvard. L’ateneo, nei giorni scorsi, ha presentato ricorso contro la decisione di sospendere lo «Student and Exchange Visitor Program», che di fatto blocca le nuove iscrizioni di studenti stranieri e costringe al trasferimento quelli già presenti sul territorio statunitense. In risposta al ricorso presentato, la giudice federale Alice Burroughs ha disposto una sospensione temporanea del provvedimento, bloccando gli effetti dello stop imposto dall’esecutivo. «Harvard non si è comportata bene», ha poi ribadito il presidente americano.

Trump su «Putin testardo» e cosa pensa di Zelensky

Donald Trump ha poi risposto a una domanda sul presidente russo Vladimir Putin. Un giornalista ha chiesto al presidente se ritenesse che il leader del Cremlino sia «cattivo» e quando il tycoon non ha risposto gli ha rigirato la domanda chiedendogli se fosse «testardo». Ebbene, «anche Zelensky lo è», ha risposto Trump che poi ha ribadito di essere contrariato «dai razzi sulle città ucraine durante il negoziato».

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