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La Maturità? La faccio con ChatGPT. Uno studente su tre medita il «colpaccio» agli esami – Il sondaggio

09 Giugno 2025 - 15:29 Ygnazia Cigna
maturità intelligenza artificiale sondaggio
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Un'indagine di Skuola.net svela come e quanto l’intelligenza artificiale sia diventata la compagna di banco dei maturandi. A costo di sfidare prof e sanzioni

Altro che appunti scritti a mano sotto al banco o bigliettini dentro i dizionari: la Maturità 2025 passerà alla storia come la prima vera maturità ai tempi dell’intelligenza artificiale, diventata la nuova regina dell’aiutino. A dirlo non è il solito pettegolezzo da ricreazione, ma un’indagine condotta da Skuola.net su un campione di 1.000 maturandi pronti ad affrontare l’esame di Stato. Nonostante la normativa sia chiara (pena l’esclusione immediata dall’esame), più di un terzo dei maturandi starebbe progettando il colpo grosso: il 23% è sicuro di usare ChatGPT e simili all’Esame di Stato, mentre il 12% lo farà solo in caso di panico totale. Fin qui, sembrano i conti senza l’oste. Ma a rendere il piano più audace è la convinzione, condivisa da 1 su 5, che i professori non sarebbero in grado di riconoscere un tema scritto dall’intelligenza artificiale. Solo il 32% teme veramente di essere scoperto.

L’uso illecito

Per i ragazzi della Maturità 2025 d’altra parte l’AI è un compagno di strada sicuro. Secondo l’indagine di Skuola.net, solo 1 su 10 sostiene di non aver mai usato ChatGPT & Co. durante l’anno scolastico in dirittura d’arrivo. Gli altri 9? Hanno fatto amicizia a vari gradi d’intensità con l’algoritmo. Il 35% degli studenti riferisce di aver usato l’AI spesso e volentieri, trasformandola in una sorta di tutor personale. Un altro 34% ammette un utilizzo più saltuario, ma comunque presente, mentre il 19% l’ha interpellata solo in casi d’emergenza. C’è anche chi confessa di aver usato l’intelligenza artificiale in modo illecito: quasi uno studente su sue ha ammesso di averla sfruttata almeno una volta per copiare durante compiti e verifiche in classe. Circa il 1 su 5 lo ha fatto regolarmente. E con successo, visto che dichiara di non essere mai stato scoperto

L’uso virtuoso

Di certo nell’ultima corsa al ripasso a poche settimane dal fatidico giorno (il 18 giugno la prima prova), l’intelligenza artificiale è diventata la compagna di studi ideale per il 42% degli studenti, che la useranno sicuramente, mentre un altro 39% la tiene in caso di bisogno. Il 19% afferma di poterne fare a meno. A usarla di più sono i candidati ansiosi per l’orale: il 47% la sfrutta per ripassare il programma, il 33% per generare contenuti da esibire davanti alla commissione. Il 14% si concentra sulla prima prova, chiedendo al chatbot suggerimenti su autori e tracce possibili. Più timida la seconda prova: appena il 6% usa l’intelligenza artificiale per prepararsi alla fatidica materia d’indirizzo. Tra fiducia, furbizia e scorciatoie, la Maturità 2025 si presenta come un banco di prova non solo per gli studenti, ma anche per il sistema scolastico. 

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