Napoli, scovate frodi milionarie nel “click day” per i permessi di soggiorno. Meloni: «Avevamo ragione, ora avanti senza paura»


«Avevamo ragione». È con queste parole che Giorgia Meloni commenta gli ultimi sviluppi dell’inchiesta della procura nazionale antimafia e antiterrorismo sulle presunte irregolarità nel sistema del “click day” per i permessi di soggiorno. A presentare un esposto, nel giugno del 2024, fu la stessa premier. «Molti gridavano allo scandalo e ci accusavano di fare propaganda», scrive ora Meloni sui social. E invece, osserva ancora la presidente del Consiglio, «da allora sono emerse diverse gravi azioni criminali connesse con il traffico dei permessi di soggiorno».
L’inchiesta sulle truffe dei Caf in Campania
Il secolo d’Italia scrive di un’inchiesta sul “click day”, coordinata dal procuratore di Napoli Nicola Gratteri, che ha portato a 45 ordinanze di custodia cautelare, oltre due milioni di euro di beni sequestrati e il pesante coinvolgimento della camorra. Dietro la presunta frode milionaria ci sarebbero tre avvocati napoletani a capo di altrettanti Caf che operavano nella zona. La truffa prevedeva l’inserimento irregolare di migranti in Italia, per lo più provenienti dal Bangladesh e nella maggior parte dei casi ignari della situazione, al costo di 10mila euro a persona. Secondo gli inquirenti, l’attività illecita si sarebbe concentrata a San Giuseppe Vesuviano ed Ottaviano, un’area caratterizzata dalla presenza di una numerosa comunità di cittadini del Bangladesh, dove i gestori di alcuni Caf lucravano su cittadini stranieri interessati a entrare in Italia o a regolarizzare la propria posizione, sfruttando le criticità della normativa relativa ai Decreti Flussi.
Meloni sui social: «Avevamo ragione»
Secondo Giorgia Meloni, i risultati a cui stanno arrivando le diverse inchieste sul “click day” confermano la bontà di quell’esposto presentato lo scorso anno. «Oggi, secondo quanto riportato dalla stampa, arrivano ulteriori conferme inquietanti: identità digitali costruite a tavolino, assunzioni false, legami con i clan, soldi in cambio di accessi illegali nella nostra nazione. Una rete organizzata e criminale, smascherata grazie al lavoro della magistratura e delle forze dell’ordine», scrive ancora la premier sui social. E poi promette: «Il governo continuerà a combattere ogni forma di illegalità legata all’immigrazione, perché l’Italia non è terra di conquista per i trafficanti di permessi e per chi vive di furbizie e scorciatoie. Avanti, senza paura».
June 11, 2025
Foto copertina: ANSA/Angelo Carconi | Giorgia Meloni agli Stati generali dei commercialisti a Roma