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È morto Brian Wilson, addio al mito che fondò i Beach Boys. I suoi brani eterni e la malattia: aveva 82 anni

11 Giugno 2025 - 19:20 Ugo Milano
brian wilson beach boys morto demenza
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A darne annuncio la famiglia sui social media: «Sappiamo di condividere un grande dolore con il mondo». L'icona pop americana soffriva da tempo di demenza

È morto a 82 anni Brian Wilson, co-fondatore dei Beach Boys e una delle figure centrali della musica pop e rock dello scorso secolo. Considerato da molti uno dei più grandi geni della storia della musica, tredici anni fa gli era stata diagnosticata una grave forma di demenza. A dare l’annuncio è stata la famiglia con un post su Instagram, in cui non vengono specificati né il luogo né la causa del decesso. «Abbiamo il cuore spezzato nell’annunciare che il nostro amato padre, Brian Wilson, è morto», scrivono le due figlie. «Siamo senza parole in questo momento. Per piacere chiediamo rispetto della nostra privacy in questo momento. Realizziamo che stiamo condividendo con il mondo il nostro dolore».

Chi era Brian Wilson: il successo con i Beach Boys che ispirò i Beatles

Nato a il 20 giugno 1942 a Inglewood, California, è stato il fondatore e leader di una delle band più iconice degli anni Sessanta. Ha composto hit come I Get Around, God Only Knows e Good Vibrations, arrivando a ispirare i Beatles per la loro celebre Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band. Ha sperimentato nuovi metodi di registrazione e produzione, includendo nel sound unico dei Beach Boys anche cori e strumenti orchestrali, che non erano mai comparsi nel pop americano fino a quel momento. E plasmando così il California sound, che è arrivato indelebile e immacolato fino ai giorni nostri.

Le dipendenze e la grave forma di malattia

Durante gli anni dell’enorme successo, Brian Wilson ha dovuto affrontare numerose sfide personali. A partire dalla dipendenza da cocaina, eroina e alcol negli anni Settanta. Una difficoltà che Wilson ha affrontato chiudendosi in casa lontano al pubblico e dalla famiglia. Nel 2012 gli è stata diagnosticata una grave forma di demenza senile e sua moglie Melinda Ledbetter ne ha ottenuto la tutela legale. Soffriva anche di disturbo schizoaffettivo e bipolare.

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